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Cittadinanza. Salvini (Lega): “No a Renzi, vuole lo ius soli temperato”

Scontro sulla riforma nelle consultazioni tra il presidente del consiglio incaricato e la Lega Nord. Che si preoccupa del futuro di Cècile Kyenge

Roma – 19 febbraio 2014 – Una buona notizia e una notizia scontata. Nel programma dell'imminente governo Renzi c'è una riforma della cittadinanza per le seconde generazioni. E la Lega Nord farà le barricate perchè non si realizzi.

A confermarlo è stato il segretario del Carroccio Matteo Salvini, dopo le consultazioni alla Camera con il presidente del consiglio incaricato.

“I temi di confronto e che saranno di scontro saranno ahimè numerosi” ha spiegato ieri Salvini dopo l’incontro. “Ci è stato confermato che si va verso uno ius soli temperato e per quanto ci riguarda confermiamo il fatto che l’integrazione non si regala e la cittadinanza non si svende, ma arrivano ala fine di un percorso”.

“Sui temi dell’ integrazione  e dell’immigrazione . ha aggiunto il segretario della Lega Nord – ci auguriamo che non ci sa la propaganda che c’è stata nell’ultimo anno, ma che si voglia entrare nel merito dei problemi. Se i presupposti sonno quelli che abbiamo sentito, la Lega sia alla Camera sia in Senato ne farà e ne dirà delle belle”.

Durante le consultazioni tra la Lega e Renzi probabilmente fischiavano le orecchie alla ministra dell’Integrazione Cècile Kyenge, bersaglio per eccellenza dei leghisti.

Intervistato oggi da Affariitaliani.it, prima Salvini ripete che Renzi “è d'accordo su uno ius soli 'temperato', ovvero che non bisogna aspettare i 18 anni per dare la cittadinanza ai figli degli immigrati perché quando vanno a scuola sono già integrati”. Poi svela: “Gli abbiamo chiesto che cosa intenda fare del ministro Kyenge e del suo ministero, dicendogli di venire a scuola di integrazione dai nostri sindaci. Non ci ha detto né sì né no”.
 

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