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Cittadinanza. Anche il Friuli Venezia Giulia chiede lo ius soli

Il Consiglio regionale ha approvato una mozione che sollecita il Parlamento a riformare la legge 91/1992. Zecchinon (PD): “Primo passo per rendere giustizia ai figli degli immigrati”

Trieste – 8 maggio 2014 – Anche nel profondo Nordest vogliono modificare la legge 91del 1992, che regolamenta l’acquisizione della cittadinanza italiana. Dopo 22 anni questa normativa risulta obsoleta, non più adatta alla realtà che oggi l’Italia sta vivendo.

Ieri pomeriggio il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, governato dalla renziana Debora Serracchiani, ha approvato a larga maggioranza una mozione che auspica la riforma parlamentare delle norme sulla cittadinanza italiana introducendo in Italia il principio dello Ius Soli.

Il consiglio, si legge nella mozione, “auspica che il Parlamento riattivi l'iter di riforma delle norme sulla cittadinanza italiana, tenendo conto di tutte le proposte di legge depositate che introducono nel nostro paese il principio dello ius soli, in particolar modo quelle di iniziativa popolare, e impegna il Presidente del Consiglio regionale e il Presidente della regione a farsi promotori presso i Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica di questa sua volontà”.

L’aula ha espresso il suo parere non prima di un ampio dibattito, con i voti favorevoli di tutto il centrosinistra (PD, SEL, gruppo Cittadini) e del M5S, i voti contrari di Lega Nord e Autonomia responsabile, mentre Forza Italia ed Ncd sono usciti dall'aula al momento del voto.

"Lo ius soli è un primo passo per rendere giustizia ai minori figli di stranieri, ma siamo consapevoli che da solo non basta e deve essere coniugato con altri provvedimenti – afferma Armando Zecchinon (PD), relatore di maggioranza della mozione – La dimensione giuridica della cittadinanza ai minori non è soltanto un fatto giuridico, ma vuol significare condivisione di valori e apertura al mondo del lavoro e al diritto del futuro per tutti".

"Se guardiamo alla frequenza scolastica notiamo che nell'arco di 10 anni l'incidenza degli alunni stranieri in FVG è passata dal 2,8% dell'anno scolastico 2000/01 al 10,7% del 2010/11. Non è possibile – ha aggiunto Zecchinon – che si neghi la cittadinanza ai bambini e ai ragazzi nell'età in cui essi si aprono alla società e guardano consapevolmente il mondo che li circonda".

Ed è proprio in una delle città del Friuli Venezia Giulia che troviamo una seconda generazione candidata a Sindaco. Barbara Ababio, 22 anni italiana di origine ghanese, corre come prima cittadina nella città dove è cresciuta, Porcia.

Samia Oursana
Italianipiu.it, il portale delle seconde generazioni

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