Entro il 9 marzo l’iscrizione nelle liste elettorali aggiunte. Il modulo per la domanda
Roma – 27 gennaio 2009 – Le elezioni europee sono fissate per il 6 e il 7 giugno prossimi, ma i cittadini comunitari che vivono in Italia hanno poco più di un mese per decidere se vogliono andare alle urne qui, nel Comune di residenza.
I romeni, i polacchi, i tedeschi, i bulgari, i francesi e tutti gli altri cittadini comunitari possono votare alle Europee in Italia (oltre che alle amministrative) a patto che si iscrivano in una lista elettorale aggiunta preso il Comune di residenza entro il novantesimo giorno antecedente al voto. Il termine scade quindi il 9 marzo 2009.
Chi si è già iscritto negli anni passati, non deve presentare una nuova domanda, e anche chi era iscritto in un Comune e poi ha cambiato residenza non deve fare nulla, dal momento che viene iscritto d’ufficio anche nella lista aggiunta del Comune in cui si è trasferito. Per chi deve chiedere per la prima volata l’iscrizione, il ministero dell’interno ha però pubblicato modulo per la domanda e istruzioni.
La domanda, indirizzata al sindaco, va presentata di persona o spedita al Comune per raccomandata con ricevuta di ritorno, ma in quest’ultimo caso bisogna allegare una fotocopia del documento di identità. Una volta iscritti nella lista, si riceverà la tessera elettorale con l’indicazione del seggio in cui andare a votare.
Naturalmente, è vietato il doppio voto. Chi si iscrive nella lista aggiunta può votare solo in Italia, scegliendo tra i candidati al Parlamento europeo di questa circoscrizione, e non può scegliere tra i candidati nel suo Paese di origine.
Il Viminale ha invitato i Comuni a informare il più possibile i residenti comunitari e ha allegato allo schema di domanda anche una bozza di manifesto e una lettera in quattro lingue che andrebbe spedita a tutti gli aventi diritto. Quanti la riceveranno?
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Elvio Pasca