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Clandestini “accolti” all’interno dei Comuni

I Comuni pronti a dare posti "straordinari" di accoglienza all’interno del Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati ROMA, 6 agosto 2008 – Mettere a disposizione posti "straordinari" di accoglienza per l’emergenza estiva dei continui sbarchi di immigrati, all’interno del Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati.

E’ la richiesta che il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha fatto ai comuni in un incontro, che si è svolto ieri a margine della riunione della Conferenza Stato-Città, tra il titolare del Viminale, il Direttore del Dipartimento Libertà civili e immigrazione del Ministero dell’Interno, Mario Morcone e il vicepresidente dell’Anci, Fabio Sturani.

Quest’ultimo, si legge in una nota dell’Anci, ha garantito la massima disponibilità, annunciando l’invio di una lettera a tutti Comuni che fanno parte della Rete, per l’attivazione dei posti straordinari da rendere immediatamente disponibili. Sistemazioni che dovrebbero andare ad aggiungersi ai circa 800 posti straordinari già messi a disposizione dagli stessi Comuni per il 2008. Attualmente il Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati del Ministero dell’Interno, coordinato dall’Anci attraverso il Servizio Centrale, vede impegnata una rete di oltre 100 Comuni, con standard di accoglienza ed integrazione elevati e risultati riconosciuti a livello europeo.

Nel corso della riunione è stato inoltre concordato con il Prefetto Morcone che i posti aggiuntivi saranno sostenuti economicamente, in via straordinaria, per un anno, nell’ottica di una futura stabilizzazione e quindi di un allargamento dell’attuale Rete di accoglienza. Posti che si andranno ad aggiungere ai 3.000 ordinari previsti dal Bando biennale che sarà pubblicato oggi.

"Anche l’emergenza – ha affermato Fabio Sturani – si può affrontare in maniera strutturata, per questo è necessario allargare ulteriormente l’attuale Rete del sistema di protezione. Il progressivo aumento dei posti è un esigenza riconosciuta anche dal Ministero dell’Interno e, per raggiungere questo obiettivo, lavoreremo insieme, come abbiamo sempre fatto, nei prossimi mesi".

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