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Colf, badanti e babysitter. Prima della dichiarazione dei redditi, i datori fanno i conti

Assindatcolf: “Ai lavoratori va rilasciato un attestato con tutte le somme erogate. Un prospetto utile, insieme a quello dei contributi, anche per accedere alle agevolazioni fiscali”

Roma – 19 marzo 2014 – In vista delle prossime dichiarazioni dei redditi, i datori di lavoro dovranno fare un po’ di conti. Per la colf, la badante o la babysitter che dà loro una mano, ma anche per se stessi, se vogliono risparmiare sulle tasse.

Il nuovo Contratto collettivo obbliga il datore a rilasciare al dipendente  almeno 30 giorni prima della scadenza dei termini di presentazione della denuncia dei redditi, oppure in occasione della risoluzione del rapporto di lavoro, una “dichiarazione dalla quale risulti l’ammontare complessivo delle somme erogate nel corso dell’anno”. Non è difficile, basta prendere i prospetti paga mensili dell’anno precedente, che pure sono obbligatori, e tirare le somme.

Quella dichiarazione è indispensabile per il lavoratore. Serve infatti, come ricorda  oggi in una nota l’ Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, “per compilare la propria dichiarazione dei redditi, per la dichiarazione ISEE necessaria in caso di richiesta di prestazioni agevolate o per l’accesso ai servizi di pubblica utilità, e al dipendente extracomunitario per gli adempimenti connessi con il rinnovo del permesso di soggiorno”.

L’associazione sottolinea che è una cosa diversa dal CUD rilasciato agli altri lavoratori dipendenti e ai pensionati . Il datore di lavoro domestico non riveste infatti la qualifica di sostituto d'imposta e pertanto non è tenuto ad operare sulle retribuzioni corrisposte alcuna ritenuta Irpef.

Preparare un prospetto delle retribuzioni e dei contributi versati nell’anno precedente serve al datore di lavoro anche per godere delle agevolazioni fiscali. In particolare, ricorda ancora Assindatcolf “è prevista la deduzione dei contributi INPS a carico del datore di lavoro nel limite massimo di € 1.549,37 per anno e per contribuente, e la parziale detrazione del costo della badante per i datori di lavoro non autosufficienti e con reddito fino a € 40.000, pari al 19% di massimo € 2.100, ovvero € 399,00”.

EP
 

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