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Colf e badanti, contributi Inps entro venerdì

L’Inps invia una lettera e il bollettino da utilizzare per il versamento a circa 700 mila datori di lavoro domestico

Roma – 7 aprile 2008 – Il prossimo venerdì, 10 aprile, è l’ultimo giorno utile per pagare i contributi dovuti per il personale domestico, relativi al periodo gennaio-marzo 2009. E per la prima volta l’Inps ha inviato una lettera e il bollettino da utilizzare per il versamento, a circa 700 mila datori di lavoro domestico, titolari di un rapporto di lavoro attivo, o che comunque non ne hanno comunicato la cessazione. A ricordarlo è una nota dell’Inps.

Con i nuovi bollettini, già precompilati in base ai dati precedentemente comunicati all’Istituto il pagamento potrà essere effettuato presso gli sportelli di Poste Italiane, presso gli sportelli bancari che offrono tale servizio, oppure presso le tabaccherie del circuito Reti Amiche, utilizzando i dati riportati sui bollettini ricevuti o quelli eventualmente variati. Il pagamento, inoltre, potrà essere eseguito on line sul sito Internet dell’Inps. Soltanto nel caso di rapporti di lavoro a carattere temporaneo, occasionale e di breve durata, è possibile utilizzare la modalità di pagamento tramite i buoni lavoro, i cosidetti voucher, prosegue la nota.

"Le nuove modalità di pagamento – spiega la nota – sono state introdotte allo scopo di operare una semplificazione dei doveri del datore di lavoro, che potrà così effettuare i versamenti senza rischiare di incorrere in errori di calcolo dei contributi dovuti o di compilazione dei dati relativi al periodo, al numero di ore lavorate e all’importo orario". L’iniziativa dell’Inps segue di poche settimane quella che ha semplificato la stessa denuncia dei rapporti di lavoro domestico: dallo scorso mese di febbraio è possibile denunciare un rapporto di lavoro domestico con una semplice telefonata al Contact Center (803 164) o con una visita al sito (www.inps.it).

Attraverso la semplificazione delle modalità di iscrizione e di pagamento l’Istituto di favorire l’emersione dal lavoro nero “in un settore dove la complicazione delle procedure ha spesso offerto un alibi per il datore di lavoro familiare che avesse voluto procrastinare la regolarizzazione dei rapporti di lavoro”.

Quanto versare

Il contributo per i lavoratori domestici è determinato in base alla retribuzione e all’orario di lavoro: se quest’ultimo non supera le 24 settimanali, il contributo è commisurato a tre diverse fasce di retribuzione oraria; se invece l’orario di lavoro è di almeno 25 ore settimanali, il contributo dovuto è fisso, qualunque sia l’importo della retribuzione oraria.

Ecco l’ importo dei contributi per ogni ora di lavoro, per rapporti fino a 24 ore settimanali:
  
* per retribuzioni orarie fino a 7,17 €: 1,33 € (di cui 0,32 € a carico del lavoratore);
   
* per retribuzioni orarie oltre 7,17 € e fino a 8,75 €: 1,50 € (0,36 € a carico del lavoratore);
   
* per retribuzioni orarie oltre 8,75 €: 1,83 € (0,44 € a carico del lavoratore).

In caso di rapporti di lavoro di almeno 25 ore settimanali (tutte effettuate presso lo stesso datore di lavoro) l’importo orario del contributo dovuto è di 0,97 € (di cui 0,23 € a carico del lavoratore).

Il datore di lavoro deve versare l’intero importo del contributo, compresa la quota a carico del lavoratore, che potrà poi essere trattenuta dalla busta paga.

a.i.

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