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Colf e badanti. Preparate su cibo e bollette, meno su banche e assicurazioni

Indagine di Adiconsum e Movimento Difesa del Cittadino. Longo (Mdc): “Informazione è valore aggiunto, per loro e per le famiglie che accudiscono”

Roma – 25 luglio 2011 – Donna, sposata, sotto i 45 anni, con un buon livello di scolarità e proveniente dall’Est Europa.

L’identikit “anagrafico” delle colf e delle badanti che lavorano in Italia (1 milione 554 mila nel 2010 secondo il Censis), tracciato dall’indagine conoscitiva presentata oggi da Adiconsum e Movimento Difesa del Cittadino, conferma le fotografie degli studi e delle rilevazioni effettuate dagli istituti di ricerca negli ultimi anni. Fornisce però anche ulteriori informazioni sulla conoscenza e sull’esercizio dei diritti in qualità di cittadine-consumatrici.

Colf e badanti si sentono più preparate e sicure su problematiche legate alla sicurezza alimentare (il 51,5% del campione si dice abbastanza in grado di leggere le etichette alimentari), alle bollette (il 45,9% del campione afferma di essere abbastanza in grado di leggere e controllare una bolletta di gas, acqua, luce, telefono), alla scelta dei servizi più convenienti di erogazione di energia e gas (un buon 35,7% degli intervistati risponde di esserne abbastanza in grado).

Sulla conoscenza dei diritti sul fronte delle garanzie post-vendita va peggio: il 56% degli intervistati dichiara di essere per nulla o poco informato sulle procedure, mentre il 44% dice di esserne abbastanza o molto informato. Su quali sono i diritti di cui gode il cittadino che si rivolge agli sportelli della Pubblica Amministrazione, quasi il 50% dice di saperne poco e il 25% abbastanza.

E sono poco informate e autonome su argomenti quali il recesso di un contratto d’acquisto, la scelta dell’assicurazione o del conto corrente bancario, su aspetti legati all’acquisto o affitto di un’abitazione e le controversie condominiali, con il rischio, in parte dovuto alle difficoltà di integrazione linguistica e culturale, di trovarsi esposte a vessazioni, raggiri o truffe.

Secondo i dati dell’indagine, infatti, il 72,8% si sente poco o per niente competente sulle procedure di recesso di un contratto di acquisto. Il 78,4% degli intervistati si sente poco o per nulla informato anche su come scegliere il conto corrente bancario più conveniente, l’85% non si ritiene competente se deve scegliere un mutuo o un finanziamento e calcolarne i costi. Quasi l’80% dichiara, inoltre, di non saper scegliere l’assicurazione più conveniente oppure di esserne poco competente.

Nonostante questo, le straniere intervistate ritengono che colf e badanti rivestano un ruolo abbastanza o molto importante proprio nell’aiutare le famiglie e gli anziani contro truffe e raggiri (l’80%). Così come le badanti, anche le famiglie italiane ritengono “molto” o “moltissimo” utile (quasi il 66%) informare e formare queste figure professionali sui temi riguardanti i diritti dei consumatori, al fine di promuovere una maggiore integrazione e aiutare, anche in questi aspetti pratici, gli anziani e le famiglie con cui vivono o per cui lavorano.

“L’indagine – ha dichiarato Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi a Roma – dimostra che informare e rendere consapevoli dei propri diritti, in qualità di cittadine consumatrici, le straniere che lavorano nel nostro paese come colf e badanti rappresenta un valore aggiunto non solo per loro stesse, ma anche e soprattutto per le nostre famiglie, i nostri anziani e la nostra società”.

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