Roma, 16 novembre 2021 – Sono circa 38 mila gli infermieri stranieri che lavorano in Italia. Il loro ingresso dall’estero è possibile attraverso un una procedura semplificata, al di fuori delle quote annualmente stabilite dal Decreto flussi.
La procedura è regolata dall’art. 27, comma 1 lettera r-bis) del D. Lgs. 286/98 (TUI) e dall’articolo 40, comma 21 del DPR 394/99 che disciplinano l’assunzione di infermieri stranieri presso strutture sanitarie, sia pubbliche che private.
Quale è la procedura per assumere un infermiere straniero ancora residente all’estero?
La struttura sanitaria pubblica o privata che vuole assumere un infermiere straniero residente all’estero, deve presentare allo Sportello Unico Immigrazione domanda di nulla osta al lavoro. L’assunzione di infermieri stranieri è consentita al di fuori delle quote e può, pertanto, essere inviata in qualsiasi momento dell’anno, senza dover attendere l’emanazione di un Decreto Flussi da parte del Governo.
Sono legittimate alla presentazione della richiesta di nullaosta anche le cooperative, qualora gestiscano direttamente l’intera struttura sanitaria o un reparto o un servizio della medesima ove saranno occupati gli interessati. Le società di lavoro interinale possono richiedere il nulla-osta per l’assunzione di tale personale previa acquisizione della copia del contratto stipulato con la struttura sanitaria pubblica o privata
Ai fini dell’assunzione, il datore di lavoro deve inoltrare domanda di nulla osta al lavoro (Modello O) attraverso l’apposita procedura informatica disponibile sul sito del Ministero dell’Interno (https://nullaostalavoro.interno.it) a cui è possibile accedere registrandosi sul sito stesso.
Solo una volta ottenuto tale nulla osta (che lo Sportello Unico provvede, per via telematica, ad inviare alla rappresentanza diplomatica competente e a consegnare al datore di lavoro) il lavoratore straniero potrà recarsi presso la rappresentanza del proprio Paese per richiedere il visto d’ingresso.
Come si ottiene il riconoscimento del titolo di studio di infermiere professionale?
Presupposto necessario perché sia autorizzato l’ingresso dall’estero e, comunque, per il lecito esercizio in Italia della professione di infermiere professionale è il riconoscimento del relativo titolo di studio da parte del Ministero della Sanità e la successiva iscrizione presso l’apposito Albo professionale.
La procedura di riconoscimento, descritta nella Circolare del Ministero della Sanità del 12 aprile 2000, deve essere attivata dallo stesso datore di lavoro interessato all’assunzione dall’estero o dal diretto interessato nel caso in cui stia già soggiornando regolarmente in Italia e, sostanzialmente, si basa sulla valutazione del percorso di studi. La domanda va indirizzata al Ministero della Sanità-Dipartimento Professioni Sanitarie, Risorse Umane e Tecnologiche-Ufficio II°, a Roma.
Attenzione: fino al 31 dicembre 2021 non è richiesto il provvedimento di riconoscimento del titolo di studio per l’esercizio temporaneo delle qualifiche sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario, al personale impegnato anche presso strutture sanitarie private o accreditate, purché impegnate nell’emergenza da COVID-19. nell’emergenza COVID-19.
(Deroga prevista dall’articolo 13 del Decreto-Legge n. 18 del marzo 2020 , convertito in L. 27/2020 e successive modificazioni).
Per esercitare la professione di infermiere in Italia è prevista anche l’iscrizione ad un albo professionale?
Si, per esercitare la professione infermieristica in Italia è necessario essere iscritti al relativo Albo professionale (IPASVI). L’iscrizione a tale albo è subordinata, oltre al possesso del titolo riconosciuto, al superamento di un esame, volto ad accertare la conoscenza da parte dello straniero della lingua italiana e delle speciali disposizioni che regolano l’esercizio professionale in Italia. Per questo, ottenuto il nulla osta al lavoro, al lavoratore straniero viene rilasciato un visto d’ingresso per lavoro subordinato di breve durata (v. Decreto Interministeriale dell’11 maggio 2011), che gli consente di fare ingresso nel territorio nazionale per svolgere l’esame ed, un a volta superato, iscriversi al relativo albo professionale ed essere quindi regolarmente assunto
Gli infermieri stranieri possono essere assunti anche con un contratto a tempo indeterminato?
Si gli infermieri possono essere assunti anche con contratto a tempo indeterminato e possono instaurare un nuovo rapporto di lavoro sempre nel settore infermieristico.
Gli infermieri stranieri, qualora siano in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 9 del TUI, decorsi i cinque anni di regolare permanenza in italia, possano richiedere il permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo.
FONTE NEWS: Integrazione Migranti – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali