(ANSA) – LECCO, 5 GIU – Un giovane ecuadoregno di 25 anni, domiciliato a Casatenovo (Lecco) e arrestato per furto in un supermercato, si è visto applicare in sede di condanna l’aggravante della clandestinità – primo caso nel Lecchese – che prevede un aumento della pena se il fatto è commesso da un soggetto che si trova illegalmente sul territorio italiano. Il giovane era stato sorpreso mentre tentava di rubare alcuni videogiochi all’interno di un supermercato di Lecco, per un valore complessivo di circa 400 euro. Arrestato per furto aggravato e processato con rito direttissimo, è stato condannato a 8 mesi di reclusione senza sospensione condizionale della pena. L’avvocato d’ufficio ha scelto di non porre il problema dell’anticostituzionalità della norma – come hanno fatto invece, alcuni colleghi a Milano – e l’udienza si è svolta regolarmente davanti al giudice Massimiliano Magliacani e al pm Pietro Bassi. Nonostante tutto all’immigrato sono stati concessi gli arresti domiciliari in un’abitazione di parenti a Casatenovo, paese dove lavorava in nero.
CONDANNATO PER FURTO CON AGGRAVANTE CLANDESTINITA’ A LECCO
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