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Confcommercio: “L’Italia ha bisogno di immigrazione per crescere”

“La ricchezza attrae popolazione. La  popolazione genera crescita. Bisogna valorizzare questo capitale umano, è un punto sul quale si decide il futuro del Paese”.  Il rapporto dell’Ufficio Studi dell’associazione di categoria

Roma –  22 novembre 2011 – Sull’immigrazione l’Italia si gioca il suo futuro, perché incentivare e governare gli arrivi dall’estero significa favorire la crescita.

Lo scrive l’ufficio studi della Confcommercio nel rapporto ”Italia, Sud, e Mediterraneo: dinamiche economiche” curato da Mariano Bella e Luciano Mauro.

“I Paesi più ricchi – notano i ricercatori  – da sempre attirano flussi migratori tanto che si può notare una relazione positiva tra ricchezza e dinamica della popolazione nel senso che l’immigrazione comunque compensa eventuali saldi naturali negativi”. La demografia del mediterraneo meridionale, fa intendere che “sarebbe sbagliato pensare che l’ondata di flussi migratori provenienti da questi Paesi sia finita”.

“I Paesi che vogliono valorizzare questo capitale umano – spiega Confcommercio – devono predisporre, oggi, politiche oculate per il governo dell’immigrazione, secondo schemi efficienti d’incentivazione. Per l’Italia, caratterizzata da bassa natalità, è un punto sul quale si decide il futuro. Per il Mezzogiorno, che patisce flussi migratori in uscita, è questione dirimente tra sviluppo o marginalizzazione.

“Tanto più che, per godere dei vantaggi della futura immigrazione, vi sono concorrenti agguerriti. Appare piuttosto chiara – sottolinea il rapporto-,la relazione tra crescita della popolazione, anche via immigrazione qualificata, e crescita economica”. I Paesi dell’ex blocco sovietico, che “palesano una crescita robusta in presenza di dinamiche demografiche esigue”, sono “i futuri candidati per attrarre flussi”.

“Demografia e crescita  – conclude l’Ufficio Studi – sono questioni di medio-lungo termine. La ricchezza attrae popolazione. La  popolazione genera crescita. Il nostro Paese sembra fuori da questo circuito oppure, meglio, non sembra riuscire a sfruttarlo nel senso di creare maggiore benessere per i migranti e per gli autoctoni. E’ un difetto dal quale urge emendarsi”.

Scarica il rapporto di Confcommercio
EP

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