Domenica, nell’incontro contro l’Udinese, i suoi tifosi hanno insultato Paolo Armero. Il gudice sportivo: “Espressione di discriminazione razziale”
Roma – 30 ottobre 2012 – Tra buu contro i giocatori di colore e altri insulti gli stadi italiani non brillano certo per antirazzismo. E a confermarlo sono anche le multe comminate dalla giustizia sportiva alle società delle tifoserie colpevoli.
Ieri in serie A è toccato alla Roma, che il giudice o Gianpaolo Tosel ha deciso di punire con un’ammenda di 20mila euro dopo l’incontro di domenica contro l’Udinese. “I suoi sostenitori – si legge nelle motivazioni della sentenza – al 36° del secondo tempo, hanno indirizzato ad un calciatore della squadra avversaria cori e grida costituenti espressione di discriminazione razziale”.
I cori razzisti dei romanisti erano indirizzati contro Pablo Armero, calciatore di colore di origine colombiana, che purtroppo non è nuovo a un trattamento di questo tipo. Lo scorso aprile, per un episodio simile successo a Napoli, l’Udinese aveva chiesto la squalifica del campo dello Stadio San Paolo.
La Roma è stata sanzionata anche per altre intemperanze dei sui tifosi: il lancio di due fumogeni e un “raggio laser” puntato sul terreno di gioco, alla società sono state però riconosciute delle attenuanti “per avere concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza”.