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Corridoi umanitari, anche Caritas e Migrantes in campo per salvare vite

La conferenza Episcopale Italiana finanzierà l’arrivo sicuro di 500 profughi sudanesi, eritrei e somali, insieme alla comunità di Sant’Egidio. “Operativi entro primavera”

 

 

Roma  – 16 novembre 2016 –  La  Cei, tramite Caritas italiana e Fondazione Migrantes e insieme alla Comunita’ di Sant’Egidio, ha intenzione di finanziare corridoi umanitari per 500 profughi sudanesi, eritrei e somali che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilita’ nei campi in Etiopia.

Il modello è quello già sperimentato da Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Tavola valdese e Comunita’ di Sant’Egidio che finora ha portato in Italia oltre 400 profughi soprattutto siriani dal Libano. Altri 100 di questi arriveranno entro Natale.

“Stiamo aspettando la definizione di un protocollo d’ intesa con i ministeri degli Esteri e dell’ Interno”, ha spiegato don Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana, a quanto riportato da Avvenire. Siamo alle battute finali. “La Cei mettera’ a disposizione la cifra necessaria, a seconda dell’ apporto che dara’ il governo. Speriamo di riuscire a renderli operativi entro la prossima primavera“.

“Stiamo lavorando intensamente a questo progetto – conferma Daniela Pompei, responsabile migrazioni della Comunita’ di Sant’ Egidio – e speriamo di poter allargare questa esperienza ad altri Paesi europei. Abbiamo presentato proposte analoghe alla Conferenza episcopale della Polonia, in Francia e a Bruxelles. Vediamo quali andranno in porto”. 

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