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Corruzione su fondi per migranti: arrestato il sindaco di Ceccano nell’inchiesta Pnrr

Roma, 24 ottobre 2024 – Tra i tredici arrestati nell’inchiesta coordinata dalla Procura Europea (Eppo) e condotta dalla Squadra Mobile di Frosinone, spicca il nome del sindaco di Ceccano, Roberto Caligiore. L’indagine ha svelato un complesso sistema corruttivo legato alla gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dei fondi europei destinati all’accoglienza dei migranti. Oltre al sindaco, destinatari delle misure cautelari sono anche diversi funzionari e dipendenti comunali.

Le indagini, condotte in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo della Polizia, hanno portato all’esecuzione di 13 misure cautelari personali: dieci persone sono finite agli arresti domiciliari, mentre altre tre sono state sottoposte a misure interdittive che vietano loro l’esercizio della professione e la gestione di imprese e uffici. L’accusa principale è di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.

Gli investigatori hanno scoperto che l’associazione criminale, con la complicità del sindaco e di alcuni rappresentanti del Comune di Ceccano, è riuscita a pilotare l’assegnazione di appalti pubblici per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro. Questi appalti riguardavano importanti opere pubbliche, tra cui la riqualificazione del centro storico, la messa in sicurezza della scuola elementare di Borgo Berardi, e il restauro del Castello dei Conti. Tutti gli appalti, per un totale di oltre 2,4 milioni di euro, sono stati affidati con procedura negoziata, senza la pubblicazione di un bando di gara, violando le norme di trasparenza.

Il sistema di corruzione scoperto dagli inquirenti era altamente sofisticato, basato su tangenti camuffate da pagamenti per servizi fittizi. Il denaro veniva riciclato attraverso fatturazioni false e bonifici a società fantasma, per poi essere monetizzato e consegnato a mano ai vertici dell’organizzazione. Il sequestro preventivo disposto dalla Polizia ha riguardato proventi illeciti per un importo di oltre 500.000 euro.

Tra gli appalti al centro dell’inchiesta, vi è anche quello per i servizi di accoglienza integrata destinati ai richiedenti asilo e rifugiati, finanziato con oltre 1,5 milioni di euro. Nel 2022, una cooperativa legata all’associazione criminale ha effettuato bonifici per circa 60.000 euro, apparentemente per servizi di pulizia mai eseguiti.

Questa inchiesta rappresenta uno dei primi risultati significativi delle attività investigative condotte dalla Procura Europea sull’uso illecito dei fondi del Pnrr. L’Eppo, organismo indipendente dell’Unione Europea, è incaricato di indagare, perseguire e portare in giudizio reati come frodi, corruzione e riciclaggio che ledono gli interessi finanziari dell’UE. Le indagini sono state rese possibili grazie a un intenso lavoro di accertamenti finanziari e bancari, che ha permesso di smantellare una rete di corruzione radicata nella gestione dei fondi pubblici.

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