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Crialese: “In Italia domina la paura, dovremmo aprirci alle contaminazioni”

Il regista di Terraferma, film sull’incontro presentato alla Mostra di Venezia. “Siamo vecchi. La risposta dello Stato al problema dell’immigrazione è totalmente inadeguata”

 

Roma – 5 settembre 2011 – “La risposta dello Stato al problema dell’immigrazione è totalmente inadeguata. Anche i media, che ci bombardano di notizie e imbrigliano la realtà nella rete del linguaggio, hanno gravi responsabilità”.

Così Emanuele Crialese, regista di “Terraferma”, accolto ieri alla Mostra di Venezia con una lunga standing ovation. Il film racconta l’incontro su un’isola siciliana tra una famiglia di pescatori e una famiglia di migranti scampati a un naufragio e ha nel cast anche una donna africana, Timnit, realmente sopravvissuta a una tragedia del mare nel Canale di Sicilia.

“La guardi e capisci che ha passato l’inferno. Nello stesso tempo – ha spiegato il regista in conferenza stampa –  sa trasmettere una grande serenita’. Ha una dignita’ che sa nascondere il dolore. Non ha voluto parlare di quello che e’ successo, cosi’ abbiamo deciso di reinventare insieme la sua storia”.

“Siamo tra i pochi paesi europei – ha aggiunto Crialese in conferenza stampa – ad avere adottato in materia d’immigrazione una legislazione improntata alla paura e alla chiusura. Dovremmo aprirci alla contaminazione. E invece siamo vecchi”.

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