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Economia. Da migranti regolari il 9% del Pil italiano

Roma, 1o ottobre 2018 – Gli stranieri regolari in Italia contribuiscono a produrre quasi il 9% del Pil italiano e ad immettere nelle casse previdenziali 11,9 miliardi di euro. È quanto emerge dal Rapporto 2018 sull’economia dell’immigrazione “Prospettive di integrazione in un’Italia che invecchia” della Fondazione Leone Moressa, presentato questa mattina a Roma. Nel 2011 gli occupati stranieri erano pari al 9% della popolazione, nel 2017 hanno raggiunto quota 10,5%. Questi 2,4 milioni di occupati producono un valore aggiunto pari a 131 miliardi (8,7% del valore aggiunto nazionale). Il rapporto spiega che si tratta prevalentemente di occupazione “complementare”: la maggior parte degli occupati stranieri svolge lavori poco qualificati (e quindi faticosi e poco retribuiti), mentre gli occupati italiani si collocano nelle professioni più qualificate. Il documento segnala inoltre che “non è da sottovalutare nemmeno l’apporto degli imprenditori stranieri che rappresentano il 9,2% del totale imprenditori”, dato in crescita negli ultimi cinque anni del 16,3% in controtendenza con la diminuzione degli italiani (-6,4%). Per quanto riguarda l’impatto fiscale, i lavoratori stranieri dichiarano 27,2 miliardi di euro (dato stimato) e versano 3,3 miliardi di euro di Irpef. Inoltre, il loro contributo previdenziale è pari a 11,9 miliardi di euro, che aiutano a finanziare il sistema di protezione sociale. Redditi ed imposte sono inferiori alla media italiana in quanto provengono da lavori poco qualificati.

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