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Dal 2010 impronte digitali per tutti

Serviranno per la carta di identità. I deputati del Pd: "Superata la questione Rom, ma per i bimbi è discriminazione" ROMA – 16 luglio 2008 – Dal primo gennaio 2010 le impronte digitali verranno prese a tutti, italiani e stranieri. Andranno infatti inserite nelle carte di identità.

La novità arriva con un emendamento al decreto legge che anticipa la finanziaria, approvato con i voti di maggioranza e opposizione nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera.

Si tratta di una modifica all’articolo che raddoppia la validità della carta d’identità, primi firmatari: Marco Marisilio, Fabio Rampelli e Massimo Enrico Corsaro (Pdl). "La carta di identità ha durata dieci anni e deve essere munita dalla fotografia e delle impronte digitali della persona a cui si riferisce" recita il testo .

SOddisfatti i deputati del Pd che spiegano come questa modifica "dissenesca la questione Rom. Ora le impronte – dice Antonio Misiani – saranno prese a tutti". Anche se in realtà, spiega Giulio Calvisi, esiste una direttiva comunitaria che porterà prima o poi tutti i Paesi Ue a introdurre questa novita. Si tratta soprattutto di "una vittoria simbolica significativa", insistono i deputati del Pd. Lo spazio per le impronte è già previsto comunque sulle attuali carte d’identità.

"Il nostro via libera all’emendamento – spiegano i deputati del Pd Antonio Misiani e Giulio Calvisi – che prevede che dal 2010 le impronte digitali debbano essere sulla carta d’identità è stato dato perché in linea con un progetto dell’Ue. La direttiva ancora non c’é ma é una questione che sta maturando in Europa". In ogni caso i due deputati sottolineano come "non venga certo meno la gravità della discriminazione nei confronti dei bambini rom. Le impronte ai minori – dicono – non si prendono neanche in America".

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