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Ddl sicurezza al voto in Senato

Si decide sulla tassa di soggiorno, i 18 mesi nei Cie e le denunce negli ospedali. In aula anche l’accordo Italia-Libia

Roma – 3 febbraio 2009 – Riprenderà oggi pomeriggio in Senato l’esame del disegno di legge sulla sicurezza.

Palazzo Madama ha già approvato gli articoli che introducono il reato di immigrazione clandestina, una tassa di 200 euro per le richieste di cittadinanza e l’innalzamento a due anni del termine dopo il quale può chiedere la cittadinanza chi sposa un italiano. Restano però da esaminare altre importanti proposte di modifica della legge sull’immigrazione.

Il ddl prevede, ad esempio, un test obbligatorio di italiano per il rilascio della carta di soggiorno,  una tassa (per ora si parla di 200 euro) per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno e la sottoscrizione da parte degli immigrati  di un accordo di integrazione. Vuole portare poi da due a diciotto mesi il tempo massimo di trattenimento dei clandestini nei Centro di identificazione.

Il testo subordina anche ’iscrizione all’anagrafe dei cittadini stranieri alla verifica dell’idoneità alloggiativa della loro abitazione e obbliga i gestori di money transfer a fotocopiare il permesso di soggiorno dei loro clienti e segnalare alle polizia quelli che non ce l’hanno. Un emendamento leghista propone di eliminare il divieto di segnalazione dei clandestini che si curano presso ospedali e pronto soccorso.

Oggi il Senato ha all’ordine del giorno anche il disegno di legge di ratifica del trattato di “Amicizia, partenariato e cooperazione”  tra Italia e Libia. Il testo, che ha già incassato il via libera della Camera, prevede una più forte collaborazione nel contrasto all’immigrazione clandestina.

Elvio Pasca

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