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Ddl sicurezza, inizia la discussione. Il nuovo testo

Soppresse le denunce negli ospedali, tornano i sei mesi nei centri d’espulsione. Questi i punti principali Roma – 30 aprile 2009 – È iniziata oggi in aula alla Camera la discussione generale sul disegno di legge “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica”, meglio noto come ddl sicurezza. La votazione è prevista per la prossima settimana.

Le Commissioni hanno modificato il testo approvato dal Senato: qui trovate il nuovo testo. In particolare, è stato soppresso il passaggio che eliminava il divieto di segnalazione dei clandestini che si curano negli ospedali, mentre è stato reintrodotto (nell’articolo 45) il prolungamento da due a sei mesi del tempo di permanenza massima nei Centro d’espulsione.

Ecco le altre principali novità del ddl sul fronte immigrazione:

-alza da sei mesi a due anni (tre per i residenti all’estero), il termine dopo il quale chi ha sposato un italiano può chiedere la cittadinanza. I tempi di dimezzano se ci sono figli nati o adottati dalla coppia; (art. 4)

– prevede un contributo di 200 euro sulle richieste di cittadinanza; (art.4)

– obbliga i cittadini stranieri che vogliono sposarsi in Italia a esibire il permesso di soggiorno (i clandestini, quindi, non potrebbero sposarsi); (art.6)

– introduce il reato di ”ingresso e il soggiorno illegale nel territorio dello Stato”. Non verrà punito con il carcere, ma con una multa da 5 mila a 10 mila euro e l’espulsione; (art. 21)

– subordina l’iscrizione dei cittadini stranieri all’anagrafe alla verifica da parte del Comune dell’idoneità dell’immobile in cui abitano; (art. 42)

– obbliga gli sportelli di money transfer a fotocopiare il permesso di soggiorno dei loro clienti e a segnalare alla polizia quelli che non lo hanno. (art. 43)

– prevede l’ esibizione del permesso di soggiorno per gli atti stato civile (come le registrazioni di nascita o i riconoscimenti di figli naturali) (art. 45)

-introduce un contributo sulla domanda di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno che andrà da un minimo di 80 a un massimo di 200 euro; (art. 45)

– prevede il superamento di un test di italiano per chi chiede la carta di soggiorno; (art. 45)

– obbliga i cittadini stranieri a sottoscrivere un ”accordo di integrazione” con un punteggio che crescerà o diminuirà in base al loro comportamento. Chi esaurisce i punti, perderà il permesso e sarà espulso; (art. 47)

Elvio Pasca

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