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Decreto flussi: domande dal 24 aprile per i lavoratori stagionali extracomunitari

Roma, 16 aprile 2019 – Scatta la corsa all’ingresso di 18 mila lavoratori stagionali extracomunitari in Italia sulla base del Decreto Flussi 2019. Il provvedimento che regola l’arrivo di manodopera straniera in Italia prevede la presentazione fino al 31 dicembre 2019 delle domande telematiche di ingresso attraverso il sistema attivo sul sito del Ministero dell’Interno. La quota riguarda lavoratori subordinati stagionali di Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.

Dal “click day”, fissato per mercoledì 24 aprile è possibile presentare le domande di ingresso on line per i lavoratori stagionali extracomunitari che troveranno occupazione soprattutto in agricoltura che, insieme al turismo, è il settore con maggiori opportunità occupazionali in particolare nelle grandi campagne di raccolta delle principali produzioni Made in Italy: dalla frutta alla verdura, dai fiori al vino fino, ma anche negli allevamenti. In totale fra stagionali e permanenti sono 345mila i lavoratori stranieri impiegati in agricoltura, per un totale di giornate di occupazione pari a 29.437.000.

Viene anche confermata la quota di 100 lavoratori non stagionali di origine italiana da Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile oltre a 4.750 conversioni di permessi per lavoro stagionale in permessi di soggiorno per lavoro subordinato che consentiranno a molte aziende agricole di stabilizzare il rapporto con i propri dipendenti stranieri entrati in questi anni con i flussi stagionali. In base all’ultimo Testo Unico sull’Immigrazione risultano semplificati anche i requisiti per la richiesta del permesso stagionale pluriennale e la procedura di accoglimento dell’istanza per “silenzio-assenso”, essendo sufficiente che lo straniero abbia fatto regolare ingresso con permesso di soggiorno stagionale almeno una volta nei cinque anni precedenti per potervi avere accesso.

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