Roma, 1 dicembre 2021 – “Non possiamo più aspettare, il governo deve varare al più presto il decreto flussi”.
Questo l’appello di molte associazioni di categorie del mondo dell’agricoltura, ma non solo. “L’agroalimentare italiano – sottolineano in Coldiretti – è uscito dalla pandemia più forte di prima con il record di fatturato e quello delle esportazioni che raggiungeranno i 52 miliardi a fine anno. Per sostenere la crescita è necessario garantire la presenza di lavoratori in un settore come quello agricolo dove un prodotto su quattro viene raccolto da mani straniere. Si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine” – spiega l’associazione in una nota.
Anche gli artigiani sono a corto di manodopera: “Le nostre imprese hanno registrato un aumento degli ordini, ma l’86% delle aziende ha seri problemi di produzione, dovuti soprattutto all’aumento del costo delle materie prime e dei semilavorati, accompagnati da un enorme difficoltà nel reperimento del personale, come dichiara il 59% degli imprenditori intervistati”, spiega Stefano Di Niola, segretario della Cna di Roma.
Un altro settore in affanno per carenza di manodopera è quello delle costruzioni, che è in forte ripresa. Il centro studi dell’Ance stima per il 2022 un fabbisogno occupazionale aggiuntivo diretto nel settore di circa 170mila unità e altri 95.000 nei settori collegati.