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Decreto flussi: l’Italia ha bisogno di 23mila nuove colf e badanti non comunitarie l’anno. Lo studio del Centro Studi e Ricerche Idos

Roma, 23 marzo 2023 – In Italia, il settore della cura e dell’assistenza domestica è in costante crescita. Tuttavia, la domanda di lavoro supera l’offerta di lavoratori italiani disponibili a svolgere queste mansioni. Secondo una ricerca commissionata da Assindatcolf, associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, sarebbero necessari fino a 23mila lavoratori non comunitari l’anno da assumere nei ruoli di colf e badanti, circa 68mila nel triennio 2023-2025, per soddisfare il fabbisogno familiare di cura e assistenza domestica.

Il report intitolato “Il fabbisogno aggiuntivo di manodopera straniera nel comparto domestico. Stima e prospettive” è contenuto nel Rapporto 2023 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico” promosso da Assindatcolf in collaborazione con il Censis, Effe (European Federation for Family Employment & Home Care), la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ed il Centro Studi e Ricerche Idos.

La ricerca mette in evidenza come l’immigrazione sia una risorsa fondamentale per il settore della cura e dell’assistenza domestica, in particolare per quanto riguarda i ruoli di colf e badanti. Gli immigrati rappresentano, infatti, la maggioranza dei lavoratori del settore, ma nonostante ciò, la domanda di lavoro continua a crescere.

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