Roma, 8 gennaio 2019 – Si allarga il fronte dell’opposizione alla stretta sui diritti dei migranti imposta dal decreto sicurezza con ormai sei Regioni protese verso la Corte costituzionale. Alla Toscana si sono aggiunte le decisioni di Umbria e Emilia Romagna, mentre Piemonte, Calabria e Sardegna devono ancora votare. Nella seduta della giunta in cui è stata approvata la mozione l’assessore umbro Antonio Bartolini ha evidenziato come il provvedimento presenti profili di “palese incostituzionalità che vanno ad impattare su tutte le più importanti materie di legislazione regionale quali salute, assistenza sociale, diritto allo studio, formazione professionale e politiche attive del lavoro e l’edilizia residenziale pubblica”.
Decreto sicurezza, ben sei Regioni pronte a ricorso alla Consulta
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