Roma, 6 gennaio 2025 – Negli ultimi giorni, Mediterranea Saving Humans ha denunciato un incremento drammatico delle richieste di aiuto provenienti dal deserto, dove uomini, donne e bambini vengono abbandonati dopo essere stati catturati dalle autorità tunisine. Secondo l’organizzazione, queste persone rischiano di morire se non verranno soccorse immediatamente.
L’ultima segnalazione riguarda un gruppo di sette persone catturate in mare dalla Garde Nationale tunisina mentre tentavano di attraversare il Mediterraneo. Dopo essere stati riportati a terra, sono stati sequestrati e abbandonati nel deserto circa una settimana fa. Il loro grido d’aiuto è stato raccolto grazie a un tunisino che, incontrandoli nel deserto, ha prestato il proprio telefono per una chiamata disperata, poi intercettata dall’ONG Refugees in Libya.
Una crisi umanitaria nel deserto
Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans, ha sottolineato la gravità della situazione: “Riceviamo decine di richieste di soccorso dal deserto, in particolare nel tratto sud-ovest tra Tunisia e Algeria. Si tratta di donne, uomini e bambini deportati dalle autorità tunisine, spesso trasportati con pick-up recentemente forniti dall’Italia. Alcuni di loro sono sopravvissuti a naufragi, solo per essere catturati e poi deportati nel deserto a morire.”
Gli accordi Italia-Tunisia sotto accusa
Secondo Marmorale, questa crisi è il risultato diretto degli accordi tra il governo italiano e l’autorità tunisina, paragonabili a quelli già siglati con la Libia, che hanno portato al trattenimento di migranti in condizioni disumane nei lager libici. “Questi sono i lati oscuri della politica migratoria italiana,” ha dichiarato la presidente. “L’ossessione di ridurre gli arrivi sulle nostre coste ci ha resi complici di crimini contro l’umanità.”
Le richieste di intervento
Mediterranea Saving Humans ha chiesto un intervento urgente della Croce Rossa Internazionale e l’attivazione di operazioni di soccorso per salvare queste persone in pericolo. Inoltre, l’ONG ha inviato una segnalazione al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai Presidenti di Camera e Senato, per sensibilizzare l’opinione pubblica italiana su ciò che sta accadendo.
“È necessario porre fine a queste deportazioni”, conclude Marmorale. “L’Italia deve prendere coscienza dei crimini di cui è complice.”
Una responsabilità collettiva
Questo appello accende i riflettori su una tragedia umanitaria che non può essere ignorata. La comunità internazionale è chiamata a rispondere con azioni concrete per salvare vite umane e mettere fine a politiche migratorie che violano i diritti fondamentali delle persone.