La denuncia delle associazioni: “Gli agenti dicono di tornare dopo il 21 ottobre, prima devono smaltire l’arretrato. Così lasciano le persone nell’irregolarità e sulla strada”
Roma – 23 settembre 2016 – Vuoi chiedere asilo? Torna tra un mese.
Succede a Roma, dove da mercoledì scorso gli uffici della Questura in via Patini non accettano più domande di protezione internazionale, rimandando indietro i profughi e chiedendo loro di tornare il 21 ottobre. Fino ad allora, però, lo Stato non si far carico di loro, che per la legge saranno immigrati irregolari.
“La comunicazione viene data a voce, da agenti in divisa all’ingresso, alle persone che aspettano in fila dalle prime ore del mattino. La decisione, a quanto riferiscono gli agenti, è dovuta alla necessita di smaltire il pregresso già programmato” denunciano in una nota A Buon Diritto, il Consiglio Italiano per i Rifugiati e altre quindici associazioni* che assistono chi fugge da guerre e persecuzioni.
“È evidente che una scelta simile, solo l’ultima di altre pratiche della Questura che scoraggiano l’accesso alla procedura, non solo violi le norme nazionali e internazionali in materia di diritto d’asilo ma comporti anche pesanti conseguenze per i tanti richiedenti che ogni giorno chiedono di accedere alle misure di protezione, ai quali non viene data alcuna alternativa: solo l’irregolarità e la strada”.
Le associazioni chiedono che si convochi al più presto un tavolo inter-istituzionale per ripristinare l’accesso alla procedura. “In un momento così grave nel contesto dell’accoglienza a Roma, già provata dalla mancanza di politiche efficaci da parte delle istituzioni competenti, “sospendere” la procedura di asilo significa peggiorare ulteriormente le condizioni dei migranti costringendoli alla strada e all’abbandono”.
*A Buon Diritto, Action Diritti in Movimento, A.D.I.F., Arci Roma, ASGI, Baobab Experience, Casa dei Diritti Sociali, CGIL. Roma e Lazio, Consiglio Italiano per i Rifugiati, csoa La Strada, Laboratorio 53, Lunaria, Mandela Project, Progetto20, Resistenze Meticce, Senza Confine, Studenti Roma Sud