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Diritto d’asilo. Bubbico:”Non è questione di soldi, serve politica comune dell’Ue”

Il viceministro dell'Interno: "Bisogna mettere al centro diritti e dignità, lavoriamoci durante il semestre europeo. Non dobbiamo affrontare un'emergenza, ma un dato strutturale"

Roma – 7 maggio 2014 –  ''Non possiamo trattare il diritto d'asilo come se fosse una questione di contabilita' fra Stati Ue, ma dobbiamo dotarci di una politica comune che sia efficace e, soprattutto, rimetta al centro i diritti e la dignita' delle persone''.

Lo ha detto il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, intervendo al workshop ''Il futuro dell'asilo in Italia e in Europa'', organizzato da Open Society Foundations e Associazione Parsec.

Bubbico, che nel pomeriggio incontrera' il presidente di Open Society Foundations, George Soros, ha evidenziato l'importanza del semestre italiano di presidenza Ue. ''Durante il semestre italiano, bisognera' lavorare molto sul tema del diritto d'asilo perche' se e' vero che l'attenzione sull'emergenza e sull'immediato e' sempre altissima, l'impegno dovra' essere quello di costruire una visione e politiche di medio e lungo periodo."

"Il fenomeno migratorio – ha aggiunto Bubbico – non e' emergenziale, ci confrontiamo con un dato strutturale, che non e' sostenibile se non si mettono in atto politiche adeguate, al passo con i cambiamenti in atto nella nostra società".

"Il richiedente asilo – ha sottolineato ancora il viceministro dell'Interno – è molto diverso dal dissidente prefigurato nella Convenzione di Ginevra per cui e' giusto e necessario cambiare l'approccio a queste problematiche. L'Italia sta facendo e fara' la sua parte per garantire un sistema di accoglienza che metta al centro il rispetto della persona e dei diritti''.

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