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Diritto di voto. L’Italia dice sì, Pdl compreso, ma solo a Strasburgo

Il Consiglio d’Europa approva una risoluzione per portare gli immigrati alle urne. Merito di un emendamento del senatore azzurro Giacomo Santini, che dice: “C’è un deficit democratico”. Il PD: “Ora ci si muova anche in Italia”

Roma – 4 ottobre 2012 – Il voto agli immigrati? L’Italia, quando gioca in trasferta, dice sì all’unanimità.

“Gli Stati Europei dovrebbero facilitare l’accesso alla cittadinanza e garantire agli immigrati regolari il diritto di voto e altre possibilità di partecipare alla vita locale. Non si rende un servizio alla legittimazione democratica escludendo un grande numero di migranti dalla vita politica e dalle elezioni democratiche”.

È un passaggio della risoluzione “per assicurare più democrazia nelle elezioni” approvata ieri a Strasburgo dall’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, organismo che riunisce i rappresentanti di 47 Stati del vecchio continente. È frutto di un emendamento presentato dal senatore del Popolo delle Libertà Giacomo Santin e votato da tutti i delegati italiani.

Santini, esponente di un partito che di voto agli immigrati non vuole sentir parlare, a Strasburgo è presidente della commissione immigrazione.  E nella breve relazione che accompagna il suo emendamento sottolinea che “c’è un deficit democratico nel non facilitare la partecipazione degli immigrati alla vita politica, incluso il voto e la possibilità di partecipare a elezioni democratiche”.

“Il numero di migranti negli Stati membri che non hanno diritto di voto è consistente e ogni passo per raggiungere elezioni più democratiche deve guardare a come avere un approccio più inclusivo verso i migranti.  Privare del diritto di rappresentanza tanti migranti non porta a elezioni più democratiche – conclude Santini –  ma a elezioni meno democratiche”.

Chissà che ne pensano i vertici del Pdl. Intano, Pietro Marcenaro e Federica Mogherini Rebesani del Partito Democratico sono soddisfatti:  “Si tratta di un passaggio importante, che conferma certamente un orientamento già consolidato nelle raccomandazioni del Consiglio d’Europa, ma che è  particolarmente significativo ribadire oggi, di fronte alle sempre più  forti spinte populistiche e razziste che attraversano il nostro . Ci auguriamo che anche l’Italia possa procedere in questa direzione” .

Elvio Pasca

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