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Grzegorz, dalla Polonia con gusto (e amore)

È arrivato in Italia per diventare cuoco, oggi ha il capello da chef, un ristorante e una moglie presa per la gola. “Il mio menù ideale? Łazanki, Gołąbki e Kulebiak”

Roma – 4 ottobre 2012 – Grzegorz Goszkiewicz è arrivato in Italia nel 2001. Era un ragazzo di 18 anni che aveva in testa una sola idea, diventare il cuoco nel regno della cucina mondiale.

Per qualche anno, come tanti altri immigrati, accetta qualsiasi lavoro. “All’inizio non conoscendo italiano non avevo tanta scelta. Comunicavo solo in inglese. Poi, piano, piano, la situazione è cambiata e ho cominciato a lavorare nei ristoranti del nord Italia – racconta a NaszŚwiat.net –  dove ho sempre cercato di imparare il più possibile da chef più esperti”.

Grzegorz impegna ogni momento libero della giornata per esercitarsi. “Molto spesso rimanevo dopo lavoro nella cucina per preparare qualcosa da solo, sperimentare”.

Nel 2007 incontra a Cortina d’Ampezzo, dove lavora in un albergo di lusso, Katia,  una ragazza italiana che fa innamorare subito  grazie alla sua passione per la cucina. “Mi ricordo, che per il primo appuntamento con lei ho preparato una cena tipicamente polacca. Penso che proprio questo sia stato il mio punto forte”. Qualche anno dopo i due si sposano e si stabiliscono a Belluno.

La famiglia di Katia da subito ha accetta il ragazzo dell’Est. “Per fortuna sono senza pregiudizi, quindi non ho avuto grossi problemi. Devo ammettere che all’inizio avevo un po’ di paura”.

Per fortuna Grzegorz non ha mai notato nessun tipo di pregiudizio anche con gli abitanti di Belluno. “Non mi è mai capitato che qualcuno mi trattasse come persona di seconda classe, forse negli uffici pubblici, ma anche là, la colpa spesso è mia perché odio la burocrazia” dice.

Grazie a duro lavoro, nel 2010 Grzegorz diventa il socio e Chef di “Nova Busa del Tor”, un ristornate italiano a Trichiana (BL), dove cucina seguendo le ricette italiane, ma ogni tanto aggiunge nel menu del ristorante i piatti polacchi, che come racconta “piacciono molto  agli italiani e l’unico ostacolo sono gli stereotipi, per esempio che la cucina polacca è pesante”.

Secondo Goszkiewicz “i piatti polacchi vincenti sarebbero sopratutto Łazanki (qui la sua ricetta n.d.r.) un tipo di pasta che assomiglia i maltagliati, che sono arrivate in Polonia direttamente dall’Italia nel XVI secolo. Anche Gołąbki, involtini di verza con carne o Kulebiak che è una torta di pasta sfoglia farcito con carne e verdure dovrebbero trovarsi nei menu dei ristoranti”.

Da qualche tempo lui e Katia pensano di aprire un piccolo ristorante polacco a Belluno. “Secondo noi questa idea è buona, ma forse ancora prematura, visto che viviamo in una città piccola. Sicuramente, però, arriveremmo anche a questa meta”.

Przez żołądek do serca kobiety. Historia Katii i Grzegorza  (Naszswiat.net)

Anna Malczewska

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