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Dl Ong, caos nella maggioranza: no al tentativo della Lega di ripristinare il decreto Salvini

Roma, 25 gennaio 2023 – E’ caos all’interno della maggioranza: gli emendamenti presentati dalla Lega al Dl Ong sono stati dichiarati inammissibili dalle due commissioni. In poche parole, è stato affermato che non c’è alcuna intenzione di assecondare il Carroccio nel tentativo di ripristinare il vecchio decreto Salvini.

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Dl Ong, bocciati gli emendamenti della Lega

La Lega aveva presentato 15 emendamenti nella speranza di modificare il Dl Ong che approderà in aula il 2 febbraio. E il bastone fra le ruote è stato inserito proprio da due esponenti della maggioranza: Nazaro Pagano, di Forza Italia, e Salvatore Deidda di Fratelli d’Italia. Il che ha sorpreso in particolare modo Igor Iezzi, capogruppo della Lega in commissione Affari costituzionali e primo firmatario di tutti gli emendamenti. “Quanto sta avvenendo è gravissimo, perchè le ammissibilità non possono sottostare a ragionamenti politici. Che siano dichiarati inammissibili questi emendamenti a un decreto il cui titolo riguarda la gestione dei flussi è un controsenso. E poi da un punto di vista normativo dovrebbero essere dichiarati inammissibili anche quelli dell’opposizione che riguardano la stessa legge che noi chiediamo di modificare”, ha infatti dichiarato Iezzi riferendosi al decreto migranti varato dal Conte 2.

Il capogruppo poi ha annunciato che farà ricorso, e ha chiesto a Pagano se la decisione fosse stata presa “per ragioni di merito o per ragioni di tempistica”, visto che le opposizioni avevano già annunciato di voler contrastare “con ogni mezzo” gli emendamenti. La risposta dell’esponente di Forza Italia non si è fatta attendere: “Il lavoro sulle inammissibilità è stato svolto esclusivamente da me e dal collega Deidda, con il supporto degli uffici e della Presidenza della Camera. Vi prego di non seguire strane divagazioni che sono state fatte”, ha sottolineato.

Magi (+Europa): La Lega ha tentato un blitz”

La Lega ha tentato un blitz per riscrivere la normativa sui permessi di soggiorno, sulla protezione speciale, sul trattenimento nei centri per il rimpatrio e su altre materie attraverso emendamenti totalmente estranei all’oggetto del provvedimento ossia il salvataggio in mare. Il tentativo evidente era quello di riesumare i decreti Salvini. Per il momento è fallito perché i presidenti delle due commissioni hanno dichiarato inammissibili quegli emendamenti con una pronuncia che non lascia spazio a contestazioni. Perché si rifà alle pronunce della Corte Costituzionale e al Regolamento della Camera. Quegli emendamenti non potranno essere riammessi all’esito dei ricorsi. Saremmo di fronte a un atto abnorme e totalmente discrezionale”, ha poi dichiarato dalle fila dell’opposizione Riccardo Magi (+Europa).

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