Roma – 29 novembre 2013 – Droni italiani sorveglieranno le frontiere meridionali della Libia e l’Italia formerà i militari del Paese nordafricano.
È quanto prevedono due accordi tecnici siglati ieri mattina a Roma dal ministro della difesa Mario Mauro e dal suo omologo libico Al-Thinni per rafforzare la cooperazione tra i due Paesi.
Un accordo, spiega una nota della Difesa, riguarda “l’impiego di mezzi aerei italiani a pilotaggio remoto in missioni a supporto delle autorità libiche per le attività di controllo del confine sud del Paese”. L’altro riguarda l’addestramento di personale libico”. Potrà essere effettuato in Italia o Libia e “migliorando la sicurezza comune contribuirà alla pace e alla stabilità internazionale”.
Riferendosi alle recenti tragedie nel Mediterraneo, ha espresso la preoccupazione del Paese per la perdita di vite umane e per l’impatto destabilizzante causato dai flussi di immigrazione che attraversano la Libia e i suoi confini: “Confini sicuri e stabili – ha sottolineato – sono indispensabili per una corretta gestione dei flussi migratori e per proteggere i diritti fondamentali degli stessi migranti”.
Nel corso del colloquio è emersa anche la possibilità di imbarcare ufficiali libici a bordo delle unità navali italiane impegnate nell’Operazione “Mare Nostrum”, nonché di avviare corsi di addestramento sull’impiego del V-RMTC (Virtual Maritime Traffic Centre), un rete che collega le Marine di diversi Paesi sulla quale viaggiano informazioni relative al traffico di navi mercantili.