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E il leader degli immigrati diventò italiano davanti a Gentilini

Abdallah Khezraji, vicepresidente della consulta del Venetoi, naturalizzato dopo 23 anni in Italia. Per il giuramento ha voluto il vicesindaco di Treviso

Roma  -28 settembre 2012 –  Da un lato marocchino leader della sua comunità e rappresentante di tutti gli stranieri in Veneto, dall’altro lo sceriffo che voleva far vestire gli immigrati da leprotti e poi … bum bum! Mezzogiorno di fuoco al municipio di Treviso?

Tutt’altro. Perché è stato proprio Abdallah Khezraji, marocchino e vicepresidente della consulta regionale degli immigrati, a volere ieri davanti a sé il vicesindaco Giancarlo Gentilini. Anzi a farne il coprotagonista di un giorno speciale, quello del giuramento per il conferimento della cittadinanza italiana: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato…”

Khezraji, arrivato in Italia dal Marocco 23 anni fa, è finalmente riuscito a naturalizzarsi. E ha chiesto che questo passaggio fosse celebrata da Gentilini, famoso per le sue posizioni anti immigrazione, spesso apertamente razziste. “Gli ho telefonato per chiedergli di poter effettuare il giuramento in sua presenza – ha detto il neoitaliano – e Gentilini ha accettato di buon grado. Ci siamo scontrati spesso  ma alla fine abbiamo sempre trovato canali di dialogo”.

Alla cerimonia erano presenti anche i due figli minorenni di Khezraji, ai quali Gentilini ha raccomandato “di comportarsi bene, perchè un giorno potrebbero diventare sindaci anche loro”. Che lo sceriffo abbia finalmente capito che cos’è la nuova Italia?

EP

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