A Montefiorino ne arriveranno due. Il consigliere del Carroccio: “Prendano pala e piccone e ci restaurino la Rocca”
Roma – 12 aprile 2011 – L’Europa non vuole i profughi nordafricani? La Lega li doterà di “pala e piccone” perché, almeno, si rendano utili.
L’ultima proposta del Carroccio arriva da Montefiorino, paese di duemila anime sull’Appennino modenese. Un piccolo centro con una storia antica, fiero della sua bella rocca medievale, della medaglia d’oro conquistata durante la Resistenza e dei tartufi che ogni novembre sono celebrati in una rinomata Sagra.
La giunta di centrodestra che guida Muntfiurèin, come lo chiamano i suoi abitanti, teme però che la quiete del paesello possa essere sconvolta dall’arrivo di due (sì, solo due) profughi nordafricani, che verranno accolti dal Comune come prevede un piano concordato tra regione e sindaci della zona. Una scelta che Lega Nord e Pdl hanno già tentato invano di contrastare raccogliendo firme nel week end.
Ora Stefano Corti, consigliere comunale del Carroccio, propone la sua ricetta per l’accoglienza. ”Per agevolare l’integrazione temporanea dei due profughi, appena si saranno riposati e rifocillati, offriremo loro la possibilità di rendersi utili alla comunità e li forniremo di pala e piccone per partecipare all’ultimazione dei lavori di restauro della Rocca” scrive in una nota.
”Nulla impedirà ai due profughi – sostiene Corti – di guadagnarsi il vitto e l’alloggio che i cittadini di Montefiorino hanno loro temporaneamente offerto. Ancora una volta le generose popolazioni montane non si sottrarranno al proprio dovere di fronte alle emergenze umanitarie, dando un grande esempio di solidarietà ai Comuni di sinistra”.
Stanchi dei lavori forzati, i due profughi vagheggeranno un’evasione? Ponti d’oro al nemico che fugge. “Nel tempo libero – assicura il consigliere– forniremo loro assistenza geografica affinche’, se lo desiderano, si possano trasferire rapidamente in Francia o Germania”.
Elvio Pasca