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Ebola. Lorenzin: “Il virus non arriverà in Italia sui barconi”

Il ministro della Salute: "I viaggi della speranza sono lunghi, se uno è malato si vedrebbe e comunque facciamo molti controlli. Serve più attenzione sui viaggi aerei"

Roma – 8 ottobre 2014 – Se arriverà in Italia, l'Ebola non viaggerà sui barconi dei profughi. Più probabile che giunga in aereo, dopo aver contagiato persone che volano  tra l'Europa e l'Africa Occidentale, magari proprio perchè impegnate nella lotta al virus.

La Lega Nord rilancia i soliti allarmi, ma il ministro per la salute Beatrice Lorenzin continua a mettere faticosamente i puntini sulle i. “La malattia può arrivare con i migranti, come teme qualcuno?” chiede oggi Repubblica. “Improbabile” risponde lei.

“Chi viene nel nostro Paese via mare – spiega Lorenzin – affronta un viaggio lungo, durante il quale se la malattia c’è dovrebbe manifestarsi. Inoltre tutti coloro che arrivano vengono visitati, e poi stanno nei centri. Sono molto controllati”.

La ministra della salute chiede all'Europa “controlli più stringenti” su chi viaggia in aereo. “E’ necessario che le procedure adottate sui voli e negli aeroporti ci diano una maggiore certezza dei giri che fa chi arriva dai Paesi a rischio. Se una persona partita dalla Liberia passa da Londra e Francoforte e poi arriva in Italia perdiamo le sue tracce”.

“Il livello epidemico – aggiunge – sta aumentando e presto crescerà il numero dei occidentali impegnati in Africa per combattere l’epidemia. Di conseguenza saranno molte di più le persone che viaggeranno da e per quei Paesi. Così dobbiamo stringere le maglie. Non ci dimentichiamo che in Italia, a Roma, ci sono la Fao e altre organizzazioni internazionali”.

“Escludo assolutamente – precisa però il, ministro della Salute – la possibilità che si possa verificare un’epidemia da noi. Proprio in ragione dell’aumento della malattia in Africa e del numero degli operatori che vengono qui da tutto il mondo, però, il caso sporadico non si può escludere nel futuro, così come d’altronde potrebbe non verificarsi mai. Ma il nostro sistema è ben organizzato”

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