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Editoria. Teatro senza confini: a Milano nasce “A teatro nessuno è straniero”

Roma, 12 marzo 2025 – Nella stagione teatrale 2023/2024, a Milano, ha preso vita un progetto innovativo intitolato “A teatro nessuno è straniero”. Promosso dall’Associazione Culturale Ateatro in collaborazione con la Scuola di Lingua e Cultura Italiana delle Comunità di Sant’Egidio, il progetto ha coinvolto un gruppo eterogeneo di cittadine e cittadini di varie età e origini migratorie. Attraverso nove spettacoli teatrali visti nei teatri della città, i partecipanti hanno potuto confrontarsi, discutere e scrivere insieme, sperimentando forme di partecipazione culturale attiva e inclusiva.

Il libro che ne documenta l’esperienza è introdotto dalle riflessioni di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, e Claudio Longhi, direttore del Piccolo Teatro di Milano. Entrambi sottolineano l’importanza di avvicinare nuove comunità e pubblici al mondo teatrale, creando pratiche replicabili in diversi contesti.

La pubblicazione è articolata in tre parti. Nella prima, si contestualizza l’iniziativa, esplorando esperienze analoghe di teatro interculturale in Italia e delineando le potenzialità del teatro come strumento di cittadinanza attiva. La seconda parte descrive il carattere sperimentale del percorso, riportando cronache dettagliate degli spettacoli e del laboratorio collettivo, arricchite dai contributi diretti delle persone coinvolte.

La terza parte del libro approfondisce gli strumenti di comunicazione teatrale, quali la presentazione, l’intervista e la recensione, offrendo utili linee guida per la scrittura critica e divulgativa dello spettacolo dal vivo. Infine, si propongono riflessioni generali e spunti concreti per favorire la nascita di un “teatro per tutti”, aperto alla diversità e alla multiculturalità.

L’intera esperienza, coordinata da Giulia Tollis, drammaturga e docente presso la Civica Scuola Paolo Grassi, evidenzia con forza la necessità di aprire le porte del teatro a pubblici nuovi e diversificati, favorendo l’incontro, la conoscenza reciproca e una vera inclusività culturale.

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