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Elezioni in Olanda: vince il partito anti-islamico

Il Pvv conquista l’Aja ed è secondo ad Almere. Il leader Wilders: "Dico quello che pensano milioni di persone"

Roma – 4 marzo 2010 – Avanza l’estrema destra populista e xenofoba in Olanda.

Alle elezioni amministrative di ieri, il Partij voor de Vrijheid (Pvv) del deputato olandese Geert Wilders è stato il più votato all’Aja e il secondo ad Almere, sobborgo da 200mila abitanti alle porte di Amsterdam. Un test importante in vista delle politiche del prossimo giugno, tanto più se si considera che solo in queste due città il Pvv ha presentato le sue liste.

Il Partij voor de Vrijheid è ultranazionalista e antieuropeista, e tra le sue proposte ci sono una moratoria all’immigrazione dai Paesi non occidentali e l’abolizione del diritto di voto alle municipali riconosciuto in landa agli immigrati. Il  partito di  Wilders si concentra però soprattutto sull’Islam, considerandolo una minaccia per l’Olanda.

Alle campagna contro la costruzione delle moschee, Wilder ha affiancato la richiesta di mettere fuori legge il Corano arrivando anche a dire che oggi Maometto sarebbe considerato un terrorista. Fitna, un controverso docu-film scritto da Wilders, alterna alle immagini dell’11 settembre brani tratti dal Corano.

Il leader del Pvv è stato già denunciato per incitazione all’odio e alla discriminazione, ma si sente investito da una missione: "I miei fan dicono: ‘almeno c’è una persona che dice quello che pensano a milioni’. Ed è quello che faccio!". Minacciato più volte dagli integralisti, Wilders vive sotto scorta.

L’esito delle elezioni olandesi, è stato commentato anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che oggi ha incontrato il presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek. "È un segno preoccupante anche se si tratta di una tendenza fuori dalla storia. Se si pensa di tornare al passato si tratta di un pericolosissimo anacronismo" ha detto il Capo dello Stato.

"Serve che le forze più tradizionalmente europeiste si battano in modo più persuasivo per affermare il ruolo dell’Europa" ha aggiunto Napolitano. "I cittadini europei – ha concluso – non possono aspettarsi niente di nuovo da un angusto approccio nazionale".

EP

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