La stima della Fondazione Ismu di Milano che ha elaborato i dati Istat degli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana
ROMA, 9 aprile 2008 – Sono oltre 300mila i cittadini immigrati con diritto di voto che possono votare alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile.
La stima è stata fornita dalla Fondazione Ismu di Milano che ha elaborato i dati Istat degli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana (al 1° marzo 2008). “Il numero dei nuovi elettori – spiega a Stranieriinitalia.it il demografo dell’Ismu Giancarlo Blangiardo – si assesta intorno alle 300mila unità, anche se il numero potrebbe essere leggermente più alto. Ciò che colpisce – sottolinea Blangiardo – è la voglia di votare di questi cittadini che, secondo le nostre indagini campionarie, è il risultato di un lungo processo di integrazione in Italia. Votare rappresenta per molti di loro un raggiungimento di stabilità nel nostro Paese – sottolinea il demografo – poter esprimere una preferenza politica a livello nazionale è certamente una grande soddisfazione”.
E le intenzioni di voto? Blangiardo non si sbilancia: “In Italia non sono mai stati fatti studi specifici di settore, i dati che abbiamo in possesso sono degli indizi che vanno presi con le pinze. Dai nostri studi emerge che c’è una certa omogeneità negli asiatici, ed in particolare per i filippini, che tendono a votare per il centro-destra, mentre per i nordafricani ci sarebbe una preferenza per il centro-sinistra. Difficile invece definire le intenzioni di voto delle altre etnie”.
E se in Italia tutti gli stranieri regolari potessero votare? Blangiardo stavolta è netto: “Ci sarebbe una prevalenza di voti verso i partiti di centro-sinistra rispetto al centro-destra, diciamo un 60% contro un 40%”.
Stefano Camilloni