La Giunta Regionale applica l’accordo sulle “Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l’assistenza sanitaria alla popolazione straniera”. Cittadini comunitari iscritti al Servizio sanitario se versano un contributo
Bologna – 14 gennaio 2014 – Per la salute dei bambini, la Regione Emilia Romagna non bada più al permesso di soggiorno e mette in pratica l’accordo sulle “Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l’assistenza sanitaria alla popolazione straniera” raggiunto tra governo, regioni e province autonome alla fine del 2012.
Una delibera approvata dalla Giunta Regionale lo scorso 30 dicembre assegna il pediatra di libera scelta anche ai bambini figli di immigrati irregolari.
La scelta del pediatra sarà a tempo determinato, con validità annuale dal momento dell’iscrizione, ma rinnovabile di anno in anno fino al compimento del 14° anno di età, purché il bambino sia presente nel territorio regionale. Le eventuali prescrizioni del pediatra si applicano alle prestazioni sanitarie effettuate esclusivamente nelle strutture sanitarie pubbliche dell’Emilia-Romagna e all’assistenza farmaceutica.
La stessa delibera prevede anche, per i cittadini comunitari che hanno la residenza anagrafica in Emilia-Romagna, in alternativa al contratto di assicurazione sanitaria, la possibilità di iscriversi al Servizio Sanitario attraverso il versamento di un contributo.
L’iscrizione avrà validità annuale, dal 1 gennaio al 31 dicembre, non sarà frazionabile e non avrà decorrenza retroattiva. Per i cittadini comunitari iscritti ad un corso di studio, ai fini dell'iscrizione volontaria si prescinderà dal requisito della residenza, essendo sufficiente la dichiarazione di domicilio.
A garanzia di queste prestazioni aggiuntive rispetto a quanto previsto nei Livelli essenziali di assistenza, la Regione Emilia-Romagna per quest’anno ha stanziato la somma di 1 milione di euro.
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