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Europa. Consiglio Affari Interni: Italia denuncia mancanza di solidarietà nell’accordo sull’immigrazione

Roma, 8 giugno 2023 – Nell’ambito del Consiglio Affari Interni, le decisioni sull’accordo riguardante i migranti sono state posticipate, mentre i rappresentanti dei 27 paesi membri dell’Unione Europea negoziano per trovare un compromesso. Fonti qualificate riferiscono che la redistribuzione dei migranti tra gli Stati membri è stata molto limitata, con meno di 1500 persone, nonostante l’aumento dei flussi nel Mediterraneo centrale. Il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, ha dichiarato che ciò rappresenta un fallimento del principio di solidarietà e ha sottolineato la necessità di un’azione forte da parte dell’Unione Europea per affrontare il problema migratorio.

Piantedosi ha espresso la volontà dell’Italia di assumere una posizione responsabile nei confronti dell’accordo sulla migrazione, ma ha evidenziato la necessità di ulteriori negoziati su alcuni punti. Tra questi, la capacità adeguata e ragionevole per la redistribuzione dei migranti, l’introduzione di un tetto annuale e la flessibilità nel principio di Paese terzo sicuro. Ha anche sollevato dubbi sull’efficacia delle compensazioni finanziarie per i mancati ricollocamenti e ha proposto una clausola di revisione dopo un anno.

Il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha sottolineato che sebbene l’accordo trovato non sia perfetto, può comunque funzionare. Ha dichiarato che la Francia è disposta a sostenere finanziariamente e ad accogliere migranti, ma ha evidenziato la mancanza di solidarietà nei confronti degli Stati del sud dell’Europa.

Al contrario, la ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser, ha insistito sulla necessità di raggiungere un accordo senza ulteriori richieste, sottolineando il rischio per l’area Schengen in caso di mancato successo.

Nonostante le diverse posizioni, diversi ministri si sono detti ottimisti sulla possibilità di raggiungere un accordo durante il summit. Hanno sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio tra solidarietà e responsabilità nella gestione della migrazione. La commissaria agli Affari Interni, Ylva Johansson, ha espresso fiducia nel completamento dell’accordo, affermando che quando l’Unione Europea agisce unita, diventa molto forte.

Per alcuni paesi, tra cui l’Italia, sarà cruciale ottenere il principio di “connessione” nell’accordo migratorio. Questo consentirebbe il trasferimento dei migranti respinti in un paese diverso dal loro paese d’origine, a condizione che sia considerato abbastanza sicuro e vi sia una connessione sufficiente per tale trasferimento.

Nonostante i negoziati in corso e le divergenze di opinione, l’obiettivo rimane quello di trovare un accordo che possa affrontare la sfida migratoria in modo equo e sostenibile, tenendo conto delle diverse situazioni nazionali e delle esigenze dei paesi membri. L’approvazione di un accordo sarebbe un segnale importante per i cittadini europei in vista delle elezioni europee, dimostrando che l’Unione Europea può ottenere risultati significativi quando agisce unita.

Mentre i ministri e i rappresentanti dei paesi membri continuano i negoziati, le aspettative rimangono alte. Tuttavia, è evidente che ci sono ancora punti di disaccordo e che saranno necessari ulteriori compromessi per raggiungere un accordo finale sulla migrazione.

La questione della solidarietà tra gli Stati membri rimane un tema cruciale. L’Italia denuncia la mancanza di un impegno sufficiente da parte degli altri paesi europei nella redistribuzione dei migranti. È fondamentale che i paesi dell’Unione Europea si impegnino a condividere la responsabilità e ad adottare un approccio comune per affrontare il problema migratorio, tenendo conto delle sfide che i paesi di frontiera come l’Italia devono affrontare.

Il Consiglio Affari Interni continuerà ad esaminare la questione migratoria e a negoziare un accordo che sia accettabile per tutti i paesi membri. Mentre i dibattiti proseguono, resta da vedere se sarà possibile raggiungere un compromesso che sia equilibrato, efficace e che possa soddisfare le esigenze di tutti gli attori coinvolti.

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