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Europarlamento: primo sì alla blue card

Il permesso per lavoratori qualificati sarà valido fino a cinque anni. Dopo tre anni, libera circolazione nell’Ue Strasburgo – 6 novembre 2008 – La commissione Libertà Civili del Parlamento Europeo ha dato ieri il via libera alla direttiva sulla blue card, il permesso di soggiorno che dovrebbe attrarre nell’Ue  i lavoratori stranieri più qualificati, sulla falsariga della green card americana.

La blue card sarà un permesso di  soggiorno e lavoro valido tre anni, rinnovabile per altri due anni, e garantirà l’accesso al welfare. Se il contratto di lavoro è di durata inferiore, il permesso dovrebbe essere concesso per tre mesi oltre il termine del lavoro.  Dopo aver passato 3 anni in un Paese Ue, i lavoratori potrebbero spostarsi in un altro paese dell’unione. 

“Solo il 5.5% degli immigrati qualificati provenienti dal Maghreb vengono da noi, il 50% sceglie gli Stati Uniti o il Canada…in Germania, ad esempio, c’è bisogno di 95.000 ingegneri” ha detto al relatrice della proposta, Ewa Klamt. "Abbiamo sempre detto di dare un’opportunità all’immigrazione legale, se si vuole fermare l’immigrazione illegale, possiamo chiudere la porta solo se si apre quella dell’immigrazione legale".

Kamt ha proposto due requisiti per rientrare tra i lavoratori ‘altamente qualificati’: diploma di scuola superiore, almeno tre anni di studi, o qualifica lavorativa specializzata, con almeno cinque anni di esperienza.  Inoltre, la retribuzione dovrebbe corrispondere a "1.7 volte il salario medio lordo o dei salari medi lordi annui delle contrattazioni nazionali dei singoli paesi Ue".

La proposta di direttiva verrà esaminata questo mese anche dai ministri dell’Interno dell’Ue. Dovrà inoltre passare al vaglio della sessione plenaria dell’Europarlamento.

EP

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