Stefano Camilloni
(ANSA) – ROMA, 11 gen – "Senza le famiglie dei migranti e i loro figli la nostra opulenta società si avvierebbe inesorabilmente verso una oscurità ben lontana dall’opulenza". Con queste parole mons. Lino Bortolo Belotti, presidente di Migrantes, la fondazione della Cei che si occupa dei problemi delle migrazioni, ha annunciato il tema della Giornata mondiale delle migrazioni 2007 intitolata "la famiglia, parabola di comunione nella diversita", indetta per domenica 14 gennaio e le cui manifestazioni principali si svolgeranno in Abruzzo. La Giornata è stata presentata presso la Radio vaticana da mons. Piergiorgio Saviola, direttore generale della fondazione Migrantes, Francesco Belletti, direttore del centro internazionale studi sulla famiglia e mons. Claudio Giuliodori, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei. Mons. Belotti ha ricordato il problema della "denatalità che caratterizza l’Italia mentre mezzo milione di minori stranieri stanno popolando sempre più le scuole, e questo per il paese è un bene". Per questo, secondo il presidente di Migrantes :"vanno favoriti i ricongiungimenti familiari, che invece hanno recentemente subito restrizioni legislative. Anche in sede di Unione europea l’Italia dovrebbe far sentire la sua voce per una politica più aperta verso i ricongiungimenti". Un commento anche sulla legge Bossi-Fini che regola l’immigrazione. "Legge – ha detto mons. Belotti – che va rivista e migliorata". Alla fondazione Migrantes sono arrivati i messaggi di sostegno alla iniziativa della Giornata mondiale dal ministro degli Esteri Massimo D’Alema, dal ministro delle Politiche per la Famiglia Rosy Bindi, dal ministro della Salute Livia Turco e dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti. Nel suo messaggio D’Alema ha assicurato che "il diritto al ricongiungimento familiare costituirà sempre più un pilastro della politica italiana in materia migratoria", mentre Bindi ha sottolineato che : "é necessario uno sforzo collettivo per favorire l’integrazione dei figli degli immigrati". (ANSA).
(11 gennaio 2007)
