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Federalberghi al governo: serve un nuovo decreto flussi, mancano 100mila lavoratori

Roma, 15 maggio 2023 – L’estate si avvicina e il turismo italiano si prepara a una stagione estiva promettente, con un previsto aumento delle presenze e del fatturato rispetto all’era pre-Covid. Tuttavia, gli addetti al settore sono in allarme a causa della carenza di personale qualificato e della concorrenza sleale proveniente da soggetti privati, come nel caso del mercato delle seconde case e dell’accoglienza modello AirBnB.

Durante la 73ª assemblea nazionale di Federalberghi, in corso a Bergamo e Brescia, il presidente Bernabò Bocca ha presentato una relazione in cui ha evidenziato la necessità di affrontare un gap stimato in 100.000 lavoratori nel settore turistico. Bocca ha sottolineato l’importanza della presenza di lavoratori stranieri qualificati nel settore alberghiero, rappresentando oltre un quarto del personale delle aziende alberghiere italiane. Ha quindi chiesto modalità di ingresso semplificate per i lavoratori stranieri qualificati, riducendo la burocrazia e offrendo maggiori opportunità di lavoro a coloro che hanno scelto l’Italia per un progetto di vita.

La carenza di personale, sia qualificato che non qualificato, è diventata il problema principale per le imprese turistiche, una tendenza riscontrata anche negli altri paesi europei e nelle principali economie turistiche. Bocca ha sottolineato che le misure sui voucher e sul cuneo fiscale e contributivo sono necessarie ma non sufficienti, chiedendo al governo di fare di più per abbassare il cuneo fiscale e ampliare il sistema di decontribuzione per rendere il settore turistico più attraente.

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