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Ferrero: “Incivile attendere 18 mesi un rinnovo, immigrati in piazza”

Sabato il ministro aveva invitatao glin immigrati a scendere in piazza "per spiegare fortemente le loro ragioni". Critiche dal centro-destra: "Irresponsabile"

ROMA – "Il punto non è contrapporre i diritti degli italiani e quelli degli immigrati regolari, né tantomeno gli immigrati agli italiani, ma capire se o normale e degno di un paese civile che chi lavora in Italia magari da dieci o quindici anni in condizione di piena regolarità debba aspettare 18 mesi per veder rinnovato il proprio permesso di soggiorno".

Così ieri il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, in una nota. "Persone che lavorano e vivono nel nostro paese regolarmente – sottolinea il ministro – rischiano di restare senza documenti e trovarsi in una condizione di clandestinità per colpa delle lungaggini burocratiche in cui incappano. Sono queste lungaggini che vanno superate e risolte e per questo si deve superare definitivamente la Bossi-Fini".

Ferrero aveva parlato dei ritardi per la concessione di visti d’ingresso e permessi di soggiorno anche sabato, nel corso di un incontro alla Camera del lavoro di Milano, concludendo che "è ora che gli immigrati facciano sentire la loro voce e diano vita ad una manifestazione per spiegare fortemente le loro ragioni".

Una presa di posizione che ha suscitato l’immediata reazione del centro-destra. "Ci piacerebbe sapere cosa pensa il ministro Amato di iniziative come questa che accrescono il malessere, la preoccupazione e l’insicurezza dei cittadini" ha dichiarato il portavoce di Alleanza nazionale, Andrea Ronchi. "Ma voglio tranquillizzare Ferrero – dice in una nota – perchè saranno gli italiani a scendere in piazza il 13 ottobre a Roma con Alleanza nazionale, contro l’immigrazione clandestina, la sua legge che ne favorisce l’ingresso e contro un governo che non favorisce legalità e sicurezza".

Per Isabella Bertolini, l"’iniziativa del ministro Ferrero è un atto irresponsabile" e "fomentare gli extracomunitari contro il paese che li ospita non verrebbe in mente nemmeno al più grande nemico dell’Italia e degli italiani". "Questo governo in tema di immigrazione ha devastato le nostre città, facendone dei ghetti invivibili, dove la violenza e il mancato rispetto delle norme italiane sono la regola. Sarebbe bene – ribadisce Bertolini – che gli stranieri imparassero a rispettare le leggi. Qui gli unici che hanno il diritto di ribellarsi sono gli Italiani. Hanno diritto di vedere applicati i provvedimenti di espulsione dei clandestini e hanno il diritto di protestare per mandare a casa questo governo di sinistra, che ci fa vergognare".

Critiche a Ferrero arrivano anche dall’Italia dei Valori. "Ci saranno pure immigrati che avranno tutte le ragioni per essere arrabbiati, come dice il ministro, ma ci sono tantissimi italiani che sono già arrabbiatissimi e ai quali va data una risposta" ha detto Silvana Mura, deputata dil partito di Di Pietro. "Solo per fare un esempio e’ di ieri la notizia che nella sola Roma le rapine nei primi sei mesi del 2007 sono piu’ del doppio di quelle dell’intero anno precedente e che in netta maggioranza gli autori di questi episodi sono stranieri. Che tra questi rapinatori almeno il 40ono rumeni. Questi sono fatti a cui si deve dare risposte concrete e non con gli slogan".

(17 settembre 2007)

EP

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