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Festa del Sacrificio, per i musulmani è Festa Grande

Eid al Adha, la ricorrenza più importante del calendario islamico, celebra l’obbedienza a Dio. A Roma tre turni in moschea, a Milano gli auguri dell’amministrazione

 

Roma – 12 settembre 2016  – Eid al Adha, Festa del Sacrificio, Eid al Kurban, Festa dell’offerta da Dio, Eid al Kabir, Festa Grande, …

Sono tanti i nomi per la ricorrenza più importante per i musulmani, celebrata oggi in tutto il mondo e anche in Italia. Nel nostro Paese ormai vivono oltre un milione e mezzo di fedeli, per lo più arrivati qui lungo le strade dell’immigrazione o seconde generazioni.

Cade ogni anno durante l’ultimo mese del calendario islamico, Dhu l-Hijja, dedicato al pellegrinaggio alla Mecca, haji, e ricorda la prova dell’obbedienza di Abramo a Dio, che gli aveva chiesto di sacrificargli suo figlio Ismaele. Quando il patriarca era già pronto a sgozzarlo, Dio sostituì il ragazzo con un montone. 

Di qui deriva anche l’usanza più nota di questa festa, la macellazione rituale di un animale la cui carne viene poi divisa tra parenti e amici, ma anche distribuita ai più bisognosi. La giornata si apre con una preghiera speciale in moschea ed in generale un grande momento di aggregazione per la comunità. 

Sui media italiani, la Festa del Sacrificio viene citata quasi solo riguardo a episodi di macellazioni clandestine. Pratiche vietate dalle legge e comprensibilmente condannate da animalisti e non, favorite però anche dal fatto che le macellerie halal autorizzate sono ancora poche rispetto alla richiesta di questi giorni. 

Stamattina alla Grande Moschea di Roma la preghiera è stata organizzata in tre turni per accogliere al meglio il gran numero di fedeli. Ai musulmani milanesi sono arrivati invece gli auguri del vicesindaco Anna Scavuzzo: “Le feste e le ricorrenze siano occasione di incontro, di reciproca conoscenza e di amicizia fra le diverse comunità che vivono in città”. 

 

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