Roma, 22 luglio 2022 – Il Festival delle Migrazioni torna a Torino per la sua quarta edizione dal 27 settembre al 2 ottobre 2022, che anche quest’anno si snoda in vari luoghi della città, tra l’ex Cimitero di San Pietro in Vincoli, la Scuola Holden, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, le sedi di Pastorale Migranti e Valdocco e il Giardino Pellegrino a Borgo Dora. Il tema della migrazioni, affrontato nelle sue possibili declinazioni, sarà al centro della sei giorni tra dibattiti, proiezioni, incontri, spettacoli teatrali e concerti. Il Festival delle Migrazioni è ideato e organizzato dalle compagnie teatrali A.M.A. Factory, AlmaTeatro e Tedacà. Apre il festival Cecilia Sala, giornalista e autrice del podcast Stories, attraverso il quale racconta una storia dal mondo ogni giorno, con un incontro sul rapporto tra guerra e informazione coordinato dal documentarista Davide Demichelis. Insieme a Emanuele Giordana, inviato di guerra, e Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, si traccerà una mappa dei conflitti aperti (e dimenticati). I cambiamenti climatici e la migrazione saranno al centro dell’appuntamento con Gabriele Proglio, autore e ricercatore di Storia contemporanea presso l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Il teatro si conferma vero e proprio cuore pulsante della kermesse: in scena, Alberto Boubakar Malanchino con il suo spettacolo Sid – Fin qui tutto bene, la storia di un ragazzo in carcere che si allena come boxeur, mentre il performer Rasid Nikolic porterà a Torino The Gipsy Marionettist. Sarà presente anche Francesca Farcomeni con il progetto teatrale Radio Ghetto, nato per raccontare in una modalità performativa l’esperienza vissuta all’interno dei ghetti dei braccianti agricoli. Spazio anche alla musica, con il concerto di Baba Sissoko. Il festival dialoga anche con l’arte attraverso la mostra E coglieremo i saperi delle nostre resistenze, in corso alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Si tratta della prima personale in Italia della peruviana Daniela Ortiz: dipinti, ricami e installazioni per raccontare le Resistenze delle donne nei luoghi post bellici e coloniali. Fondazione Sandretto ospiterà inoltre uno degli spettacoli in programma. Confermato anche in questa edizione un appuntamento molto amato dal pubblico del Festival delle Migrazioni, quello della Cena delle cittadinanze: una lunga tavolata nel cortile di San Pietro in Vincoli sarà l’occasione per condividere il cibo portato da casa o i piatti proposti dalle cucine dal mondo presenti al festival, vivendo l’emozione di una cena tutti insieme. Il programma completo verrà annunciato nel corso delle prossime settimane. |
Il Festival delle Migrazioni, nato dall’esperienza de La foresta che cresce (progetto Migrarti / Mibact) è ideato e organizzato da A.M.A. Factory, AlmaTeatro e Tedacà. Si svolge a Torino e propone un programma di appuntamenti di teatro, arte, letteratura, incontri e momenti di convivialità dedicati al tema delle migrazioni. Il Festival delle Migrazioni è un invito collettivo a incontrarsi per riflettere sulle resistenze culturali, sulla convivenza, sul concetto di comunità e accoglienza, che vede in dialogo la popolazione italiana autoctona, le persone di diverse provenienze che da anni sono residenti qui, le seconde e terze generazioni, chi da poco è arrivato in Italia, i migranti, intesi come soggetti attivi del nostro territorio e non oggetti da studiare o raccontare. Allo stesso tempo il festival dedica spazi di approfondimento ai molteplici aspetti che riguardano le migrazioni anche da un punto di vista giornalistico o accademico, mettendo in dialogo docenti, giornalisti e addetti ai lavori. |
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