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Fimmg Lombardia: “Un errore non curare più gli immigrati”

"Si rischia anche la diffusione di malattie" Milano, 25 febbraio 2010 – "E’ un errore pensare di non curare piùgli immigrati. Una scelta del genere, oltre ad essere sbagliata da un punto di vista etico e deontologico, comporterebbe in termini di salute pubblica la possibile diffusione di malattie nella Regione".

Lo sottolinea il segretario regionale della Fimmg Lombardia, Fiorenzo Corti, che con una nota interviene in merito alla polemica sulle trattenute ai medici per quote riferibili ad extracomunitari.

"Non è pensabile che un milione di persone che vivono in Lombardia non vengano curate in modo adeguato – prosegue Corti – e non e’ tollerabile che ad alcuni medici siano operate trattenute superiori ai 10 mila euro. Ci sono ancora errori nelle anagrafi e nelle modalita’ di attribuzione dei pazienti agli sportelli delle Asl". Per evitare inconvenienti simili la Fimmg, spiega Corti, "ha messo a disposizione dei propri medici il pronto soccorso legale che finora sta assistendo nelle province di Milano, Bergamo, Mantova e Pavia circa 120 colleghi".

Il sindacato con il supporto dell’avvocato Paola Ferrari, responsabile del pronto soccorso legale, "sta ultimando la redazione di un ‘manuale breve di autodifesa’, a tutela dei medici di famiglia, che chiarisce la normativa in vigore in materia che sara’ presentato al Consiglio regionale della Fimmg Lombardia in programma per martedi’ 2 marzo".

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