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Fini: “Serve dialogo e disponibilità al confronto”

"Ingnoranza e superficialità alimentano il razzismo" ROMA, 2 APR – "Pregiudizio e sospetto nei confronti di chi è diverso sono spesso alimentati dall’ignoranza e dalla superficialità e costituiscono un allarmante e pericoloso sintomo che va combattuto con determinazione”.

Sono le affermazioni del presidente della Camera Gianfranco Fini, che ha sottolineato l’efficacia di antidoti come il dialogo, il confronto e la reciproca conoscenza tra persone di diversa cultura e conoscenza. Il presidente lo afferma in un messaggio al Comitato Promotore della campagna ”Non aver paura, apriti agli altri, apri ai diritti”.

”Le dinamiche migratorie del tempo recente – prosegue Fini – hanno di certo posto sfide di grande complessità che la politica, le istituzioni e i cittadini devono saper raccogliere e gestire. I germi del pregiudizio e del sospetto verso l’altro, che si diffondono nella società e che sono spesso alimentati dall’ignoranza e dalla superficialità, costituiscono un allarmante e pericoloso sintomo che va combattuto con determinazione”.

”Il primo obiettivo da raggiungere – sottolinea – è dunque quello di vincere le molte paure verso chi è diverso da noi. Paure che, ove affrontate con irrazionalità, possono spingere verso derive dagli esiti imprevedibili. Antidoti efficaci a queste forme di ingiustificata diffidenza sono la pratica del dialogo, la disponibilità al confronto ed alla reciproca conoscenza tra persone di diversa cultura etnica e religiosa. Abbattere il muro dell’odio e del razzismo è, infatti, una sfida innanzitutto culturale che richiede un lungimirante impegno nella diffusione di una mentalità aperta e pluralista e nella progressiva ed intima adesione al nucleo di valori di libertà e di tutela dei diritti della persona che, al di là di ogni appartenenza etnica ed identità religiosa, deve guidare il cammino dell’umanità verso un futuro di pacifica convivenza e collaborazione tra popoli e Nazioni”.

”Penso che l’importante segnale lanciato con questa vostra iniziativa meriti di essere raccolto da tutti coloro che ricoprono incarichi pubblici che, anche sulla base delle preziose indicazioni contenute nella Carta di intenti da voi proposta, devono impegnarsi a contrastare ogni forma di razzismo capace di insinuarsi nella società e a promuovere una cultura dell’integrazione. Il mio augurio, sincero e sentito, è che le adesioni da parte dei cittadini al Manifesto della vostra campagna superino le più ottimistiche previsioni, dando pienamente prova – conclude – del senso di responsabilità e di solidarietà dei cittadini”.

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