Roma, 2 settembre 2022 – Flavio Briatore nei giorni scorsi si è trovato di fronte a uno scenario che, probabilmente, mai si sarebbe immaginato di vivere. L’imprenditore, infatti, è stato testimone del dramma che ogni giorno molti migranti sono costretti ad affrontare. E così il suo yacht si è trasformato in una barca di primo soccorso, e ha fornito assistenza a un centinaio di persone bloccate in mare aperto, a largo di Crotone.
Migranti, Briatore ha salvato un centinaio di persone bloccate in mare
Briatore ha raccontato la sua esperienza a Verità e Affari, ammettendo di essere ancora “sotto choc” per quello che aveva visto. “L’altra notte abbiamo ricevuto una richiesta dalla Capitaneria di Crotone. Ci hanno pregato, dandoci le coordinate, d’andare a controllare una barca, che pensavano essere uno yacht, che chiedeva aiuto ed era a sette-otto miglia da noi. A quel punto abbiamo deviato e siamo andati sul posto trovando una piccola barca a vela, circa sedici metri, piena di gente, almeno un centinaio di persone. Nemmeno gli animali dell’Ottocento erano trattati così. La gente urlava disperata, c’erano bambini, e noi cercavamo di calmarli dicendo che la motovedetta stava arrivando“.
Secondo le prime ricostruzioni, la barca sulla quale si trovavano i migranti era stata abbandonata in acque italiane dopo che le persone a borso erano state trasportate con altre imbarcazioni a motore. “Li hanno portati con dei gommoni. Li hanno messi sulla barca a vela, hanno inserito il pilota automatico bloccandolo. Hanno dato loro una radio in mano in modo da poter chiamare i soccorsi e li hanno abbandonati”, ha sottolineato infatti Briatore. “Questi maledetti scafisti bisogna bloccarli alla fonte, non puoi lasciarli partire, è un continuo massacro in quelle condizioni. Non lo auguro a nessuno di fare un viaggio del genere. Si deve pensare a un vero blocco navale, un blocco a casa loro prima che arrivino in acque territoriali italiane”, ha aggiunto infine.
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