Sono più del doppio rispetto ai posti disponibili. Ma bisognerà attendere i clic day per sapere quante verranno effettivamente spedite
ROMA – La prima corsa alle quote completamente informatizzata non spaventa i datori di lavoro. A fronte di 170 mila ingressi messi in palio dal decreto flussi, sono già più di 400 mila le domande d’assunzione pronte a partire dai pc di famiglie, imprese, patronati, associazioni e consulenti sparsi in tutta Italia.
Nel tardo pomeriggio di ieri, secondo l’ultimo report pubblicato dal Ministero dell’Interno, risultavano registrati per l’invio delle domande 184 mila utenti privati e 14 mila associazioni. Complessivamente erano stati attivati 415 mila moduli, per la stragrande maggioranza, ben 273mila, relativi a domande di assunzione destinate a colf e badanti.
Il maggior numero di richieste arrivava dalle province che anche gli scorsi anni guidavano le classifiche dei flussi: Milano (45 mila), Brescia (29 mila) e Roma (25 mila). Quanto ai Paesi di provenienza, il Marocco spadroneggia con 78mila richieste, seguito dal Bangladesh, 37 mila, e quindi da Moldavia, Cina, e Ucraina, che sfiorano tutte quota 30 mila.
Difficile che questi moduli vengano davvero spediti tutti, ci saranno ad esempio dei doppioni imputabili ai datori di lavoro che hanno provato a fare da soli prima di rivolgersi a un patronato, e quindi sarà meglio aspettare almeno che si concludano i tre clic day per un primo bilancio affidabile sull’incrocio di domanda e l’offerta di manodopera extraue. Ma non c’è dubbio che anche questa volta acchiappare una quota sarà dura.
A farne esperienza per primi saranno quanti dalle 8.00 di domani chiederanno di far arrivare in Italia e assumere i lavoratori con quote privilegiate: gli ingressi autorizzati sono 47 mila, i moduli attivati fino a ieri sera quasi 270 mila.
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I moduli attivati per tipologia, nazionalità del lavoratore e provincia
(14 dicembre 2007)
EP