L’avvocato Guariso: "Il problema segnalato a Milano è generale". Ecco il ricorso che ha sospeso il rilascio dei nulla osta
Milano – 4 settembre 2008 – Potrebbe essere solo la prima scossa di un potente terremoto lo stop imposto dal Tar allo Sportello Unico per l’Immigrazione di Milano. Ricorsi simili a quello presentato all’ombra della Madunina potrebbe infatti portare prima alla sospensione, quindi all’ annullamento delle graduatorie dei flussi 2007 in molte altre province.
L’avvocato Alberto Guariso, che ha curato il ricorso insieme alla collega Silvia Balestro, crede che ci siano ottime chance . Perché? “Il ricorso si è basato su un problema registrato in tutta Italia, e gli indizi che sia andata come sosteniamo sono fortissimi” dice a Stranieriinitalia.it.
Si parte da un dato di fatto: “Guardando le graduatorie, si scopre che in tutte le province i cingalesi si aggiudicano le quote anche se la domanda è arrivata dopo le 14:00, mentre per le altre nazionalità le quote sono esaurite quasi sempre pochi muniti dopo le 8:00. Questa è la prova che c’è stato un blocco” dice l’avvocato.
Quel problema tecnico, negli invii cumulativi di patronati e associazioni, avrebbe penalizzato anche i lavoratori di altre nazionalità. Le domande finite in coda a quelle dei cingalesi avrebbero infatti dovuto attendere che il sistema di sbloccasse e così sarebbero state accettate con ore di ritardo rispetto al clic.
Graduatorie annullate?
Per ora i giudici milanesi hanno solo sospeso le graduatorie, e quindi il rilascio dei nulla osta, perché vogliono vederci chiaro. Ma il 21 ottobre, quando ci sarà la prossima udienza, potrebbero aprirsi due scenari. “Se il Viminale dimostra che non c’è stato nessun problema, perdiamo il ricorso. Ma se è andata come diciamo noi, il Tar annullerà definitivamente le graduatorie”.
In quest’ultimo caso, cosa succederà ai nulla osta già rilasciati? “È impensabile che perdano valore. – spiega Guariso – Piuttosto, si dovrà trovare un sistema per dare un nulla osta a quanti sono stati penalizzati durante il clic day. È assurdo che in un’operazione che coinvolgeva centinaia di migliaia di persone non ci sia stata una procedura trasparente”.
Ce n’è abbastanza per far rizzare le antenne a chiunque abbia partecipato alla corsa alle quote.
Elvio Pasca