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Flussi: sì a 4mila autonomi e 2mila formati in patria

Le quote inserite nel decreto per gli 80mila stagionali. Previste anche conversioni e una "riserva libica"

Roma – 9 aprile 2010 – Non ci sono solo gli 80mila ingressi per stagionali nel decreto flussi già firmato dal governo atteso in Gazzetta Ufficiale. Il testo dà il via libera anche a 4mila ingressi per lavoro autonomo e a 2mila ingressi per lavoratori subordinati che hanno frequentato programmi di formazione in patria.

I quattromila ingressi per lavoro autonomo riguardano “imprenditori che svolgono attività di interesse per l’Italia, liberi professionisti, soci e amministratori di società non cooperative”, ma anche “artisti di chiara fama internazionale e di alta qualificazione professionale ingaggiati da enti pubblici e privati”. Sì anche agli artigiani, ma solo se arrivano da “Paesi extracomunitari che contribuiscano finanziariamente agli investimenti effettuati dai propri cittadini sul territorio nazionale”.

All’interno di questi quattromila ingressi, fino a mille cinquecento saranno destinati alle conversioni di permessi per studio e formazione in permessi per lavoro autonomo. Mille sono invece riservati a cittadini libici, una contropartita per il “Trattato di amicizia, partneriato e cooperazione”  stipulato tra Roma e Tripoli.

Ci sono poi le 2mila quote per cittadini stranieri che “abbiano completato programmi di formazione e istruzione nei Paesi d’origine”. Si tratta di programmi avviati all’estero da associazioni ed enti italiani, approvati dal governo, che secondo il Testo Unico sull’Immigrazione garantiscono a chi li frequenta un canale preferenziale per entrare in Italia.

Elvio Pasca

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