Ma gli ingressi disponibili sono solo 170mila. Per avere un quadro preciso bisognerà aspettare i "click day"
ROMA – Se si guarda alle "prenotazioni", a pochi giorni dal primo via alla corsa alle quote il tetto dei 170mila ingressi è stato già abbondantemente sforato.
Dal primo al 10 dicembre sul sito internet del Viminale sono stati attivati 271mila moduli per le domande. L’ultima data utile per l’invio delle domande è il 21 dicembre, quindi altri moduli si aggiungeranno al totale, ma se anche per assurdo le prenotazioni di famiglie e imprese si fermassero qui, sarebbero almeno 100mila le richieste che rimarrebbero insoddisfatte.
Un altro dato interessante è quello degli utenti che sempre su www.interno.it hanno effettuato la registrazione, passaggio indispensabile per poter poi attivare i moduli, importali sul proprio computer e quindi completare la compilazione. I privati sono 168mila, le associazioni accreditate che offriranno assistenza (e che possono compilare un numero illimitato di domande) sono 11mila.
Ragionando su questi dati sembrerebbe che circa il 60% dei datori di lavoro correranno la corsa alle quote da soli, senza farsi aiutare, ma forse è presto per trarre conclusioni. Qualcuno si sarà infatti registrato da solo, ma poi, di fronte alle difficoltà di una procedura che presuppone una certa dimestichezza col pc, avrà deciso di cercare assistenza. D’altro canto, nel computo dei moduli mancano per ora quelli che verranno compilati da associazioni e patronati che raccolgono le pratiche in fascicoli cartacei e solo in un secondo momento inseriscono i dati sul terminale.
Un quadro affidabile sulla domanda di manodopera straniera arriverà insomma solo dopo i tre click day. Ma non c’è bisogno di particolari doti profetiche per immaginare che tra qualche mese, se non vuole lasciare troppi datori di lavoro a bocca asciutta, il governo dovrà emanare un nuovo decreto flussi.
(11 dicembre 2007)
Elvio Pasca